New York, 12 settembre 2025 – L’Assemblea generale dell’Onu ha adottato oggi la Dichiarazione di New York, volta a ridare slancio alla soluzione dei due Stati, Israele e Palestina, ma escludendo in modo inequivocabile Hamas. Il testo preparato da Francia e Arabia Saudita e approvato con 142 voti a favore, dieci contro e 12 astenuti “condanna gli attacchi perpetrati il 7 ottobre da Hamas contro i civili” e afferma “Hamas deve cedere le armi e liberare tutti gli ostaggi” detenuti a Gaza. Questa dichiarazione sarà la base del vertice del 22 settembre, in occasione del quale il presidente Emmanuel Macron ha promesso di riconoscere lo Stato palestinese.
Israele contro la dichiarazione Onu
Nel frattempo Israele respinge categoricamente la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Una decisione vergognosa”, l’ha definita in questo modo il portavoce degli Esteri israeliano Oren Marmorstein su X, che ha poi proseguito accusando l’organismo di essere un “circo politico distaccato dalla realtà“. Ha aggiunto: “Nelle decine di clausole della dichiarazione approvata non c’è alcun riferimento al semplice fatto che Hamas è l’unico responsabile della continuazione della guerra, attraverso il suo rifiuto di restituire gli ostaggi e disarmarsi, giudicando che la risoluzione non promuove una soluzione di pace (ma) al contrario incoraggia Hamas a continuare la guerra“.
Anche l’ambasciatore israeliano presso l’Onu Danny Danon ha dichiarato che questa decisione sia “un suggerimento che ignora completamente la realtà, una dichiarazione unilaterale che abbrevia la menzogna dei nostri vicini e sostiene Hamas”.
Hamas, il leader è ancora vivo
Hamas ha rilasciato una dichiarazione ufficiale a nome di Khalil al-Hayya, il capo negoziatore dell’organizzazione palestinese nella Striscia di Gaza, preso di mira nel tentativo di assassinio israeliano di funzionari a Doha, dichiarando che è ancora vivo.
Secondo la dichiarazione ufficiale di Hamas, il leader Al-Hayya ha eseguito la “preghiera funebre per suo figlio Hammam e per le vittime del perfido tentativo di assassinio in Qatar“. L’organizzazione palestinese, ritenuta dall’Occidente una cella terroristica, non ha però pubblicato alcun filmato dell’alto funzionario, lasciando alcuni dubbi sulla veridicità di quanto affermato.






