Milano, 26 agosto 2025 – Prosegue senza sosta l’indagine sull’omicidio di Silvana Damato, l’ex tabaccaia 69enne trovata senza vita lo scorso 8 agosto nel suo appartamento in via Bisnati 7, nel quartiere di Bruzzano, periferia nord di Milano. Nella mattinata di oggi sono attesi i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma, incaricati di effettuare un sopralluogo approfondito per raccogliere nuovi elementi utili alle indagini.
Indagini in corso e sopralluogo con il luminol
L’abitazione di Silvana Damato sarà analizzata con l’ausilio del luminol, un reagente chimico utilizzato per individuare tracce di sangue anche se invisibili a occhio nudo. I militari del RIS cercheranno eventuali tracce ematiche cancellate o altri indizi che possano fare chiarezza sulle modalità del delitto. L’esame con il luminol, previsto per la mattinata di martedì 26 agosto, rappresenta un passaggio cruciale per dare un’accelerazione all’inchiesta.
Sul caso stanno lavorando i carabinieri della compagnia Duomo e della stazione di Affori, coordinati dal pubblico ministero Valentina Mondovì. Restano ancora molti aspetti da chiarire, in attesa dell’esito delle analisi istologiche e tossicologiche, fondamentali per accertare la presenza di acqua nei polmoni della vittima e identificare eventuali sostanze tossiche.
Il ritrovamento del corpo e i primi riscontri
Il corpo senza vita di Silvana Damato fu rinvenuto nella serata dell’8 agosto dai vigili del fuoco, entrati nell’appartamento forzando la porta, chiusa dall’interno ma priva del mazzo di chiavi. La donna, che viveva da sola e aveva una figlia residente altrove, era distesa nella vasca da bagno piena d’acqua, con evidenti tumefazioni sul volto e ferite profonde al collo, elementi che hanno indotto gli inquirenti a configurare il caso come un omicidio.
Nonostante le ferite sul corpo, nell’appartamento non sono stati rilevati segni di colluttazione o di effrazione, né mancanze di oggetti di valore, fatto che fa pensare che la vittima abbia aperto volontariamente la porta all’aggressore. Gli investigatori stanno inoltre esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona e analizzando i tabulati telefonici per ricostruire gli spostamenti e i contatti della donna nelle ore precedenti al ritrovamento.
Silvana Damato aveva un appuntamento con alcuni amici alla caffetteria “Sun Strac” al Parco Nord, dove era solita incontrarsi per giocare a carte, ma non si è mai presentata. Sono stati proprio gli amici, dopo numerosi tentativi di contatto falliti, a dare l’allarme e a far intervenire i vigili del fuoco.
Le indagini proseguono nel massimo riserbo, in attesa dei risultati degli esami scientifici che potrebbero fornire nuovi elementi per risolvere il giallo della tragica morte dell’ex tabaccaia milanese.





