Fratoianni denuncia mancanza di trasparenza nel governo sul caso Almasri e attacca Nordio per presunte false dichiarazioni, chiedendo una svolta politica immediata.
Roma, 9 luglio 2025 – Si è consumato ieri un episodio di forte tensione diplomatica tra Italia e Libia che ha visto il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi respinto all’aeroporto di Bengasi insieme alla delegazione europea, composta anche dai ministri di Grecia e Malta e dal Commissario europeo per le Migrazioni Magnus Brunnès. La missione, che aveva l’obiettivo di trattare sulla gestione dei flussi migratori, è stata dichiarata “persona non grata” dal governo di stabilità nazionale libico e invitata a lasciare immediatamente il territorio. A seguito di questo fatto, è intervenuto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che ha accusato il ministro Piantedosi di aver mentito in Parlamento e ha chiesto le sue dimissioni immediate.
Il respingimento della missione europea a Bengasi
Il governo di stabilità nazionale della Libia orientale ha emesso un comunicato ufficiale spiegando che la delegazione europea ha violato “le norme diplomatiche stabilite e le convenzioni internazionali” e ha ignorato la sovranità libica, entrando senza rispettare le procedure previste per il personale diplomatico. La visita era stata programmata ma, al momento dell’arrivo all’aeroporto internazionale di Benina, la delegazione è stata respinta e costretta a ripartire. Il premier libico Osama Saad Hammad ha ribadito la necessità che tutte le missioni internazionali rispettino rigorosamente la legislazione libica e le norme diplomatiche.
Questo episodio rappresenta una “figuraccia planetaria del governo e della delegazione europea”, secondo le dichiarazioni di Nicola Fratoianni, che ha definito “la legge del contrappasso” il fatto che proprio dalla Libia, indicata come paese sicuro per i rimpatri, sia arrivato un rifiuto così netto. Fratoianni ha sottolineato come i migranti che verrebbero rimandati in Libia rischiano di essere torturati, smentendo così la narrazione ufficiale che indicava la Libia come un paese sicuro.
L’accusa di Fratoianni a Nordio: “Ha mentito in Parlamento”
Nel corso di un intervento in piazza Montecitorio, il segretario di Sinistra Italiana ha puntato il dito contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio, accusandolo di aver mentito in Parlamento riguardo alla conoscenza tempestiva delle informazioni sul caso Almasri. Fratoianni ha definito questo comportamento “un problema grave per la democrazia” e ha chiesto le dimissioni immediate del ministro, sottolineando che, qualora Nordio non dovesse dimettersi, la responsabilità ricadrebbe sulla premier Giorgia Meloni.
Secondo il leader di Sinistra Italiana, il ministro Nordio avrebbe detto il falso quando ha affermato di non essere stato informato nei tempi dovuti. Anzi, ha aggiunto Fratoianni, esisterebbe un ufficio di stretta collaborazione che usava sistemi di comunicazione criptati come Signal per nascondere le comunicazioni, un comportamento che ha definito “simile a quello di criminali di strada che cercano di fare affari loschi”.
Questa accusa rende la situazione politica italiana ancora più tesa, con un dibattito che si allarga anche sulla trasparenza e la responsabilità dei membri del governo nelle questioni migratorie e di sicurezza nazionale.
Fonte: Marco Vesperini - Almasri, Fratoianni: "Ora certo che Nordio ha mentito in Parlamento, si dimetta"





