Manifestazione promossa da Cgil Toscana coinvolge istituzioni e cittadini; richieste di diplomazia e diritti umani, mentre cresce la mobilitazione nazionale per la pace.
Firenze, 1° luglio 2025 – Oltre 3000 persone hanno partecipato ieri sera a Firenze alla fiaccolata per la pace organizzata dalla Cgil Toscana, manifestazione che ha attraversato il centro storico per concludersi in piazza del Cestello. L’iniziativa, intitolata “Contro la guerra globale, contro il riarmo, contro gli autoritarismi e per fermare il massacro a Gaza”, ha richiamato una folta presenza di cittadini, sindacati e rappresentanti istituzionali.
La mobilitazione contro la guerra e il riarmo
La fiaccolata, partita da piazza Santa Maria Novella, ha visto la partecipazione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, insieme ad alcuni membri della sua giunta, della sindaca di Firenze, Sara Funaro, e del sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi. A margine della manifestazione, il segretario generale della Cgil Toscana, Rossano Rossi, ha espresso forte preoccupazione per la situazione internazionale: “È in corso nel mondo e in Italia una pericolosa deriva bellicista che spaventa. Quello che sta succedendo a Gaza, che per me è un genocidio, è una cosa che ormai ci dovrebbe far vergognare tutti. Stanno massacrando donne e bambini, e la gente ormai si è assuefatta”.
L’assessora regionale al welfare, Serena Spinelli, ha sottolineato la richiesta della piazza per “giustizia e rispetto del diritto internazionale, contro il riarmo dei singoli paesi europei, perché portare le spese militari al 5% del Pil non renderà più forte l’Europa”. Sulla stessa linea, Irene Galletti, capogruppo M5S in Consiglio regionale e coordinatrice regionale, ha affermato che “l’Italia deve tornare protagonista della diplomazia, non complice della guerra”.
Un appello per la pace che si estende a tutta Italia
La mobilitazione di Firenze si inserisce in un più ampio contesto di iniziative diffuse sul territorio nazionale. Tra le altre città impegnate in manifestazioni per la pace, spiccano le recenti iniziative a Cesena, dove il Comune ha promosso azioni concrete per la costruzione di una cultura della pace, della solidarietà e del rispetto dei diritti umani. Diverse associazioni e la società civile si preparano a una grande giornata di mobilitazione nazionale per il 26 ottobre, con manifestazioni in sette città italiane sotto lo slogan “Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora”.
Le realtà locali come Mercato Saraceno, Sogliano al Rubicone e Cesenatico hanno rilanciato il proprio impegno, con eventi culturali, installazioni artistiche e momenti di riflessione rivolti a tutte le fasce d’età. Anche le scuole si sono mobilitate: a Cesena circa 300 bambini hanno partecipato a un flash mob per formare un grande messaggio di pace.
Questi eventi si inseriscono in un quadro internazionale drammatico, con la guerra che prosegue nella Striscia di Gaza e le sue conseguenze umanitarie. Secondo recenti studi, la guerra in corso ha determinato una drastica riduzione dell’aspettativa di vita nella Striscia, con perdite di oltre 30 anni rispetto ai livelli prebellici, un dato che evidenzia la gravità del conflitto e l’urgenza di una soluzione pacifica.
La fiaccolata fiorentina rappresenta quindi un segnale forte di opposizione alla guerra e di richiesta di un impegno concreto per la pace, in un momento in cui la comunità internazionale è chiamata a fermare il massacro e a rilanciare la diplomazia come unico strumento valido per risolvere i conflitti.





