Negoziati sui dazi in corso e fusione Unicredit-BPM sotto osservazione: Giorgetti guida il confronto per tutelare il mercato italiano e valutare il golden power.
Roma, 9 luglio 2025 – Prosegue senza sosta la trattativa sui dazi, un tema cruciale che sta tenendo impegnate le istituzioni italiane in un confronto serrato che, come confermato oggi dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, si preannuncia lungo e complesso.
La trattativa sui dazi: un negoziato difficile e prolungato
Intervenendo a margine di un convegno organizzato da Nexi alla Camera dei Deputati, il ministro Giorgetti ha dichiarato che la negoziazione “va avanti giorno e notte” e si configura come “molto complicata”, con una previsione di chiusura che si estende fino al primo agosto. La trattativa verte su una possibile imposizione di dazi al 17%, una percentuale che Giorgetti ha scherzosamente definito come portatrice di sfortuna in Italia: “Il 17 in Italia porta male” ha detto, rispondendo a chi gli faceva notare questo specifico valore.
Questa fase di confronto politico ed economico assume un ruolo centrale nel contesto attuale, in cui l’Italia cerca di bilanciare esigenze di tutela del mercato interno e obblighi derivanti da accordi internazionali. Il ministro, figura di spicco del governo Meloni e in carica dal 22 ottobre 2022, è noto per il suo ruolo strategico nelle trattative economiche e finanziarie e per la sua lunga esperienza parlamentare iniziata nel 1996.
Il golden power e l’operazione Unicredit-BPM: attesa massima cautela
Altrettanto attenta e prudente è la posizione del ministro Giorgetti sull’eventuale ricorso al golden power per l’operazione di fusione tra Unicredit e BPM, un tema di grande rilevanza per il sistema bancario italiano. A riguardo, il titolare del MEF ha preferito non fornire dettagli, affermando: “Aspettiamo, sono cose che non so, di cui non posso parlare”. Questa risposta sottolinea la delicatezza della situazione e la necessità di valutazioni approfondite prima di eventuali decisioni ufficiali.
Profilo di Giancarlo Giorgetti: un’esperienza consolidata al servizio dell’Italia
Classe 1966, originario di Cazzago Brabbia (Varese), Giancarlo Giorgetti è una figura di riferimento nell’ambito politico ed economico italiano. Laureato in economia aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, è dottore commercialista e revisore contabile. Deputato dal 1996, ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo, tra cui la presidenza della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera e il ruolo di ministro dello Sviluppo Economico nel governo Draghi prima di assumere l’attuale carica nel governo Meloni.
La sua esperienza decennale lo pone al centro delle strategie economiche italiane, con un approccio pragmatico e dettagliato alle sfide interne ed internazionali.
In questo contesto, la sua gestione della trattativa sui dazi e l’attenzione sull’operazione bancaria Unicredit-BPM rappresentano elementi chiave per la definizione delle politiche economico-finanziarie italiane nel medio termine.





