L’edicola votiva nel cuore di Napoli si trasforma in messaggio di pace: la Madonna Addolorata col velo ai colori palestinesi diventa appello contro la guerra a Gaza.
Napoli, 14 luglio 2025 – Nei suggestivi vicoli del centro storico di Napoli, precisamente in Vico del Fico al Purgatorio, una tradizionale edicola votiva dedicata alla Madonna Addolorata ha assunto un significato nuovo e profondamente simbolico. La statua, già presente da tempo in questo angolo della città, è stata recentemente trasformata con un intervento che ha colpito l’attenzione di passanti, residenti e turisti.
La Madonna Addolorata con il velo palestinese: un simbolo di solidarietà
La figura della Madonna Addolorata, da sempre espressione della sofferenza materna, è stata reinterpretata in chiave contemporanea: sul capo della statua è stato posto un velo che riprende i colori della bandiera palestinese. Accanto, una scritta intensa e toccante recita: “Lascia un fiore per i miei figli. I miei bambini sono uguali ai vostri”. Un messaggio chiaro che unisce la devozione popolare napoletana con la richiesta di attenzione verso il dramma umanitario che sta colpendo la popolazione civile della Striscia di Gaza.
L’intervento, di autore anonimo ma di grande impatto pubblico, non rappresenta una nuova installazione, ma una rilettura attuale di una figura sacra già amata e conosciuta nel quartiere. La Madonna Addolorata viene così evocata come madre universale, simbolo del dolore condiviso da tutte le madri che, senza distinzione di confini o appartenenze, vedono i propri figli colpiti dalla guerra.
Edicole votive: tra fede e impegno civile
A Napoli, le edicole votive non sono solo luoghi di culto, ma anche strumenti vivi di espressione sociale. Questa trasformazione della statua ha riaperto il dibattito sul loro ruolo, mostrando come possano diventare spazi di riflessione collettiva, di dialogo e di solidarietà in momenti di crisi. Le immagini diffuse mostrano passanti che, colpiti dalla scena, si fermano a fare il segno della croce o a scattare fotografie, segno di un coinvolgimento emotivo profondo.
La scelta di associare la Madonna dei Sette Dolori al volto della sofferenza palestinese richiama la lunga tradizione di questo culto, che affonda le sue radici nei sette dolori affrontati da Maria secondo i vangeli, e che da secoli accompagna le comunità cristiane nella loro esperienza di dolore e speranza.
La situazione attuale nella Striscia di Gaza, dove il conflitto continua a provocare una grave crisi umanitaria, con perdite di vite umane e un drastico calo dell’aspettativa di vita, è così richiamata da questo gesto simbolico che unisce Napoli a Gaza in un abbraccio ideale, fatto di preghiera e impegno civile.





