Bruxelles, 29 settembre 2025 – La Commissione europea conferma il suo impegno a riformare le modalità di adesione degli Stati candidati all’Unione Europea, con l’obiettivo di accelerare il processo negoziale attraverso modifiche sostanziali nelle regole decisionali interne al Consiglio. Tra le proposte al vaglio, spicca il passaggio dal voto all’unanimità a quello a maggioranza qualificata per l’apertura dei cluster negoziali, mantenendo però l’unanimità per la loro chiusura.
Verso un processo di adesione all’UE più snello
Durante il briefing quotidiano con la stampa, il portavoce della Commissione europea Guillaume Mercier ha spiegato che la possibilità di introdurre il voto a maggioranza qualificata potrebbe riguardare alcune fasi intermedie del negoziato, mentre le decisioni finali sui capitoli continueranno a richiedere l’unanimità di tutti gli Stati membri. Questa proposta nasce dall’esigenza di superare l’attuale stallo che rallenta l’avanzamento delle trattative, come nel caso dell’Ucraina, il cui avvio formale dei negoziati è attualmente bloccato dall’Ungheria.
Secondo quanto riportato da fonti politiche europee, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa proporrà ai leader di adottare il voto a maggioranza qualificata per l’apertura dei capitoli negoziali, un’ipotesi che finora non ha trovato sufficiente consenso, poiché la modifica delle regole richiede una decisione unanime.
La situazione della Moldova e il piano di crescita
Sul fronte dell’allargamento, la Commissione sottolinea anche la necessità di rafforzare il sostegno alla Repubblica di Moldova, il cui processo di adesione all’UE procede con maggiore slancio rispetto all’Ucraina. La Moldova ha ottenuto lo status di paese candidato a giugno 2022 e ha avviato i negoziati a giugno 2024, ma il paese deve ancora affrontare importanti sfide socioeconomiche per accelerare la propria convergenza con l’UE.
La Commissione ha presentato il 9 ottobre 2024 un piano di crescita per la Moldova, articolato in tre pilastri fondamentali: accelerazione delle riforme socioeconomiche, miglioramento dell’accesso al mercato unico europeo e aumento dell’assistenza finanziaria tramite uno specifico strumento di sostegno. Questo piano mira a colmare le carenze strutturali del paese, stimolare investimenti privati e pubblici, e rafforzare la governance economica, favorendo così l’allineamento progressivo alle norme UE.
Il dossier relativo alla possibilità di far avanzare la Moldova separatamente dall’Ucraina sarà oggetto di discussione nel prossimo vertice informale dei leader europei a Copenaghen, evidenziando la complessità e l’urgenza del tema allargamento in un contesto geopolitico particolarmente delicato.






