La Corte dei conti europea ha lanciato un allarme importante riguardo alle crescenti carenze di medicinali nell’Unione Europea, definendo la situazione un “grattacapo cronico” che mette a rischio la salute dei cittadini europei. Nel biennio 2023-2024, si sono infatti registrati livelli record di mancanza di farmaci, con ben 136 medicinali classificati in carenza critica. Tra questi vi sono antibiotici e farmaci salvavita, fondamentali per le cure mediche quotidiane.
Carenze di farmaci in Ue: un problema senza soluzioni efficaci
Secondo il rapporto della Corte, non esiste ancora un sistema efficace per gestire e prevenire queste carenze. La mancanza di un monitoraggio centralizzato e di dati completi rende difficile intervenire tempestivamente e con efficacia. La situazione comporta un rischio concreto per la disponibilità di cure essenziali, con potenziali gravi conseguenze per i pazienti europei.
L’appello della Corte dei conti a un’azione urgente
Klaus-Heiner Lehne, membro responsabile dell’audit e già presidente della Corte dei conti europea, ha sottolineato come l’Unione debba affrontare il problema alla radice, anche in ottica di autonomia strategica. Lehne ha evidenziato la necessità di introdurre obblighi vincolanti per l’industria farmaceutica e di creare una piattaforma unica di monitoraggio per la raccolta e la condivisione dei dati sulle forniture di medicinali.
La Corte ha inoltre richiesto maggiore trasparenza e collaborazione tra gli Stati membri e le aziende produttrici, affinché si possano prevenire nuove crisi di approvvigionamento e garantire la continuità delle cure. L’incapacità di affrontare questo problema potrebbe compromettere la salute pubblica e la sicurezza sanitaria in tutta l’Unione Europea.
Il rapporto mette in luce come la gestione delle carenze di farmaci rappresenti non solo una questione sanitaria, ma anche una sfida strategica per l’autonomia e la sicurezza dell’UE nel lungo periodo.






