di Roma, 5 agosto 2025 – La situazione relativa al virus West Nile in Italia è attualmente sotto controllo e costantemente monitorata, come confermato oggi dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante un’informativa alla Commissione Affari sociali del Senato. Nel corso dell’incontro, il ministro ha fornito un quadro aggiornato sull’andamento dell’epidemia, sottolineando come i dati siano in linea con quelli degli anni precedenti.
Monitoraggio e diffusione del virus West Nile
Secondo i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), sono stati confermati 145 casi di infezione da virus West Nile, di cui 59 con manifestazioni di malattia neuroinvasiva. Le regioni maggiormente colpite risultano essere il Lazio e la Campania, con 37 province coinvolte in 10 regioni italiane. Il ministro Schillaci ha ricordato che, nonostante in anni passati come il 2018 e il 2022 si siano registrati maggiori numeri di casi e decessi, non si sono mai verificati allarmi mediatici rilevanti.
Una particolare attenzione è rivolta al Lazio, dove si è registrata la quinta vittima a causa del virus: un uomo di 77 anni deceduto presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Con questo decesso, salgono a tredici le vittime accertate sul territorio nazionale nel 2025. Nella stessa regione, nei primi giorni di agosto si sono verificati 12 nuovi casi, di cui 3 con sindrome neurologica, soprattutto nella provincia di Latina.
Distribuzione dei casi di West Nile e quadro epidemiologico
Secondo i dati raccolti sulla piattaforma nazionale coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), i 145 casi confermati si suddividono in 59 forme neuro-invasive, 10 casi asintomatici individuati in donatori di sangue, 75 casi di febbre e 1 ulteriore caso asintomatico. Le regioni maggiormente colpite sono il Lazio (93 casi) e la Campania (24 casi), mentre altri casi si sono verificati in Veneto (14), Piemonte (4), Lombardia (3), Emilia-Romagna (4), Sardegna (2) e Puglia (1). Attualmente, la circolazione del virus è stata dimostrata in 37 province distribuite su 10 regioni italiane.
Il bilancio dei decessi comprende 1 caso in Piemonte, 4 nel Lazio e 7 in Campania. Schillaci ha inoltre ricordato il confronto con gli anni passati: nel 2018 si registrarono 618 casi e 49 decessi, mentre nel 2022 i casi confermati furono 728 con 51 decessi. Nel 2024, l’anno appena concluso, i casi erano inizialmente 28 con 2 decessi al 31 luglio, ma il numero totale a novembre era salito a 484 con 36 decessi.
Misure di prevenzione e prossimi incontri istituzionali
Il virus West Nile, trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare del genere Culex, non si trasmette da persona a persona. A questo proposito, gli esperti continuano a raccomandare l’adozione di tutte le misure preventive per limitare l’esposizione alle zanzare, quali l’uso di repellenti, zanzariere e la rimozione di ristagni d’acqua.
Il ministro Schillaci ha inoltre annunciato che il 12 agosto una delegazione del Ministero della Salute sarà a Latina, presso Casera, per un incontro con le autorità locali finalizzato a rafforzare il coordinamento nella gestione dell’emergenza sanitaria legata al virus.
Il costante monitoraggio e la collaborazione tra istituzioni sanitarie e locali rimangono elementi fondamentali per contenere la diffusione del virus e tutelare la salute pubblica.






