Un’indagine nazionale condotta da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma, che ha coinvolto oltre 5.500 cittadini e 1.500 farmacie in tutta Italia, ha messo in luce dettagli importanti sulla percezione dell’obesità tra la popolazione italiana. Il 66,6% degli intervistati considera l’obesità una vera e propria malattia, ma nonostante ciò solo un quarto delle persone in sovrappeso ha intrapreso un percorso di cura specifico.
La percezione dell’obesità: malattia e cause
Dall’indagine emerge che il 58,3% degli italiani si sente “abbastanza informato” sul tema, mentre il 15,8% si definisce “molto informato”. La maggioranza, l’82,7% di chi considera l’obesità una malattia, ritiene che debba essere affrontata con la stessa attenzione di altre patologie croniche. Il 46,7% pensa inoltre che l’obesità sia più diffusa tra chi vive in condizioni socio-economiche svantaggiate.
Le cause percepite sono molteplici: il 50% attribuisce l’obesità a patologie associate o alterazioni metaboliche, l’altra metà la collega a fattori psicologici o ereditari. Oltre il 92% associa l’obesità a eccessi alimentari e quasi il 90% all’inattività fisica.
Sovrappeso e cure: un divario tra consapevolezza e azione
Nonostante la consapevolezza della gravità della malattia, solo circa il 25% delle persone in sovrappeso ha avviato un trattamento specifico. Il 35,7% non ha mai intrapreso cure e oltre un terzo ha abbandonato il percorso terapeutico a causa della mancanza di risultati o delle difficoltà nel gestire le cure stesse.
L’obesità è riconosciuta come un fattore di rischio significativo per altre patologie: malattie cardiovascolari (90,1%), malattie metaboliche come il diabete (84%) e malattie respiratorie (68,9%).
L’indagine evidenzia anche un problema di autopercezione: mentre il 44,8% si considera normopeso, i parametri antropometrici mostrano che il 60% delle donne e il 60,2% degli uomini sono in condizioni di sovrappeso o obesità. Inoltre, quasi la metà degli intervistati sottolinea l’importanza di fornire supporto e comprensione alle persone obese, riconoscendo come discriminazione e pregiudizi sociali ostacolino la gestione della condizione.
Questi dati si inseriscono in un contesto europeo più ampio, dove l’obesità rimane un problema crescente e spesso sottovalutato, come confermato da ricerche recenti condotte su oltre 14.000 individui in sette Paesi dell’Unione Europea.
