La dermatite bovina continua a preoccupare la Sardegna: ecco in cosa consiste il nuovo piano di vaccinazione
È ufficialmente partita la campagna di vaccinazione obbligatoria contro la Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD) in Sardegna, una malattia virale che sta colpendo gravemente il patrimonio bovino dell’isola. Dopo la conferma di 19 focolai e oltre 1.500 capi coinvolti, la Regione ha varato un piano vaccinale urgente che prenderà il via il 21 luglio e durerà tre mesi, con l’obiettivo di contenere la diffusione dell’epidemia.
Piano vaccinale e risorse stanziate per combattere la dermatite bovina
La campagna di vaccinazione interesserà tutti gli allevamenti dell’isola con bovini e bufalini, includendo le zone di protezione, sorveglianza e la zona di ulteriore restrizione istituita il 3 luglio. Saranno somministrate circa 300mila dosi di un vaccino vivo attenuato autorizzato dal Ministero della Salute, distribuito dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (IZS). Il vaccino proviene dal Sudafrica e, secondo le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, arriverà sull’isola entro 10-15 giorni, pronto per l’immediato impiego da parte delle Asl.
Il piano, già inviato al Ministero della Salute, prevede una vaccinazione a tappeto con priorità per le aree colpite dai focolai. La Regione ha stanziato oltre 1,5 milioni di euro per supportare le attività veterinarie, oltre a più di 2 milioni per indennità di abbattimento e 5 milioni di euro in contributi per le imprese zootecniche colpite dal blocco della movimentazione degli animali.
Emergenza sanitaria e misure di contenimento
Ad oggi, sono stati accertati 19 focolai con 164 animali morti o abbattuti e una perdita significativa nel settore lattiero-caseario, con una riduzione stimata della produzione di latte fino a quattro mesi dopo la vaccinazione. L’assessore Bartolazzi ha sottolineato che la malattia, veicolata principalmente da insetti vettori, presenta un basso tasso di contagio, ma richiede azioni tempestive e coordinate per frenarne la diffusione.
Chi non adempie all’obbligo vaccinale rischia sanzioni amministrative da 2.000 a 20.000 euro, la perdita del diritto agli indennizzi e possibili conseguenze penali. La Regione ha inoltre istituito una task force operativa per coordinare le azioni sul campo, in stretto rapporto con il Ministero della Salute e l’Unione Europea, volta a gestire le criticità e accelerare la campagna vaccinale.
Parallelamente, sono in corso le operazioni di abbattimento selettivo degli animali infetti e la gestione dello smaltimento delle carcasse, con due siti individuati nel Lazio e in Campania. Gli allevatori e le organizzazioni di categoria sono stati coinvolti in un tavolo di confronto per assicurare la massima trasparenza sulle strategie adottate e garantire il sostegno necessario al comparto zootecnico isolano.






