Con un nuovo polo siderurgico green a Piombino, l’Italia rafforza il proprio ruolo nella ricostruzione dell’Ucraina e nella leadership industriale europea, puntando su innovazione e sostenibilità.
Roma, 10 luglio 2025 – Un significativo passo avanti per il rilancio industriale e per il sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina si registra a Piombino, città toscana con una lunga tradizione siderurgica. Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato il valore strategico dell’accordo raggiunto per la creazione di un polo siderurgico green nella città, destinato a diventare uno dei principali in Europa e a svolgere un ruolo cruciale nel processo di ricostruzione ucraina.
Il Polo Siderurgico di Piombino: un centro green per l’Europa e l’Ucraina
“Un passo importante, direi strategico, per rilanciare il polo di Piombino che diventerà così uno dei principali poli siderurgici green d’Europa”, ha affermato il ministro Urso a margine della Ukraine Recovery Conference in corso a Roma. Il progetto prevede che entro l’estate venga realizzato a Piombino un polo siderurgico moderno e sostenibile che, in qualche misura, sostituirà l’impianto distrutto a Mariupol dall’avanzata delle truppe russe.
Il rilancio di Piombino, città storicamente legata all’industria siderurgica in Toscana, rappresenta quindi un elemento chiave non solo per l’economia locale, ma anche per il sostegno concreto all’Ucraina, duramente colpita dal conflitto. Il polo siderurgico sarà in grado di fornire materiali essenziali per la ricostruzione del Paese, rafforzando al contempo la posizione dell’Italia nel contesto europeo.
La Ukraine Recovery Conference: numeri e partecipazione
La conferenza, che si svolge a Roma dal 9 luglio, ha visto una partecipazione ben superiore alle attese, con 8.351 partecipanti contro i 5.000 stimati inizialmente. Sono presenti 100 delegazioni ufficiali, tra cui 15 Capi di Stato e di Governo, oltre a una quarantina di ministri degli Esteri. Per l’Italia sono intervenuti, oltre al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani, ben 20 ministri.
L’evento coinvolge anche una decina di Commissari europei, vertici delle istituzioni europee, circa 40 organizzazioni internazionali e 2.000 rappresentanti di aziende, di cui 500 italiane. È stata allestita una Business Fair con 120 stand e la partecipazione di circa mille rappresentanti delle autonomie locali e della società civile. Per la stampa sono accreditati 647 giornalisti, con un picco di circa 200 nelle ultime 48 ore.
Durante la conferenza è prevista la firma di circa 200 accordi, di cui 40 italiani, con un impegno finanziario internazionale stimato in almeno 10 miliardi di euro di nuovi fondi, a conferma della volontà globale di sostenere la ricostruzione dell’Ucraina.
L’Italia al centro della ricostruzione europea dell’Ucraina
Secondo il ministro Urso, “con questa Conferenza l’Italia si pone al centro del processo europeo e internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina con le sue imprese”. Un messaggio forte di solidarietà e cooperazione, che vuole dare “un segnale di speranza al popolo ucraino”, con l’obiettivo di affiancare l’Ucraina nel percorso di integrazione nell’Unione Europea.
Piombino, con la sua storia di città portuale e siderurgica, si conferma così un nodo fondamentale, non solo per la Toscana, ma per l’intero panorama industriale europeo, investendo in tecnologie green e nella ripartenza del tessuto produttivo internazionale legato alla ricostruzione post-conflitto.





