Roma, 4 dicembre 2025 – Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha affrontato oggi il tema dell’utilizzo dei fondi del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) in relazione agli asset russi congelati a seguito delle sanzioni imposte dall’Unione europea. Durante un incontro con la stampa, Tajani ha sottolineato che, sebbene il governo italiano fosse stato contrario alla riforma del Mes per vari motivi, i fondi del Mes sono disponibili e attivi e potrebbero essere impiegati come garanzia sugli asset russi. Tuttavia, ha precisato che la decisione di eventuale scongelamento dei beni non può essere presa unilateralmente dall’Italia, ma spetta all’Unione europea.
Il Mes e la sua possibile funzione di garanzia sugli asset russi
Il ministro ha chiarito che il Mes “c’è, è vivo” e che “usare quei soldi come garanzia potrebbe essere una soluzione, è un’idea, vedremo”. Ha aggiunto che la decisione di sbloccare i beni congelati è una prerogativa esclusiva dell’Ue, come avviene per tutte le sanzioni adottate in risposta alla guerra in corso. Tajani ha ribadito che né lui né il presidente del Consiglio hanno mai affermato la necessità di scongelare i beni, sottolineando che la fine di quelle misure dipenderà dalla conclusione del conflitto.
Sulle armi all’Ucraina “la posizione é quella indicata dal presidente del Consiglio che io condivido. Prima della fine dell’anno si approverà il testo“. Così il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, parlando a margine del convegno sulla giustizia organizzato da FI a Montecitorio. E incalzato sulla diversa posizione dell’altro vicepremier Matteo Salvini, Tajani ha ribadito: “La politica estera e’ di competenza del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri“.

Il ruolo del Ministero degli Esteri e di Tajani a sostegno degli imprenditori italiani
Nel corso del suo intervento all’assemblea nazionale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) a Roma, il ministro ha annunciato la creazione di una direzione generale della crescita dedicata a supportare le imprese italiane, in particolare quelle che operano oltre i confini nazionali. Tajani ha garantito che il ministero degli Esteri e le ambasciate italiane saranno un punto di riferimento costante per gli imprenditori, con il mandato chiaro di favorire la presenza delle aziende italiane nel mondo. Questo impegno si inserisce in una strategia più ampia di rafforzamento della cooperazione internazionale e della promozione dell’economia italiana all’estero, confermando l’importanza del sostegno istituzionale anche in un contesto geopolitico complesso.
Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri dal 2022, con una lunga esperienza europea e politica, continua così a delineare le linee strategiche del governo Meloni in ambito economico e diplomatico, ponendo particolare attenzione alle risorse europee e alla tutela delle imprese italiane nel mondo.






