Heidelberg, 12 dicembre 2025 – L’Italia si schiera a favore del congelamento sine die degli asset russi come misura per stabilizzare la situazione legata al conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, a margine di una riunione del Partito Popolare Europeo (PPE), sottolineando che il tema è ancora oggetto di un dibattito politico e giuridico all’interno del Consiglio europeo.
Tajani: “L’Italia è favorevole al congelamento degli asset russi”
Tajani ha spiegato che l’Italia ha espresso voto favorevole al congelamento degli asset russi come primo passo per stabilizzare la situazione geopolitica, ma ha evidenziato alcune riserve sul piano giuridico riguardo all’uso di questi fondi. In particolare, ha ricordato che potrebbero essere utilizzati altri strumenti finanziari per sostenere l’Ucraina, come garanzie che non vadano a gravare sul debito pubblico italiano. La decisione definitiva su come impiegare queste risorse sarà presa dal Consiglio europeo, che sta ancora valutando la modalità migliore di supporto a Kiev.
La proposta italiana sulle garanzie di sicurezza per Kiev
Durante la conferenza stampa, Tajani ha illustrato anche la proposta italiana in materia di garanzie di sicurezza, paragonandola a una sorta di articolo 5 della NATO applicato all’Ucraina. Tale proposta mira a offrire protezione agli alleati ucraini nel caso di un nuovo attacco russo, prevedendo un sostegno concreto, soprattutto nel campo della difesa aerea, con il coinvolgimento degli Stati Uniti. Il ministro ha ribadito che l’Italia non invierà truppe sul terreno in Ucraina, ma che la sua presenza militare è già attiva lungo il confine orientale nell’ambito delle missioni NATO.
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