Copenaghen, 30 agosto 2025 – In occasione dell’informale dei ministri degli Esteri europei a Copenaghen, Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha espresso chiaramente la propria posizione sulle misure da adottare nei confronti della Russia e sulla crisi israelo-palestinese.
Tajani favorevole a sanzioni finanziarie contro la Russia
Il Ministro ha ribadito la necessità di sanzioni finanziarie mirate che limitino le risorse economiche di Mosca, in particolare per impedire al presidente Putin di finanziare il pagamento di stipendi elevati ai militari russi. “Io credo che si debbano fare delle sanzioni finanziarie che costringano Putin a non avere più i mezzi economici per pagare stipendi altissimi ai militari, tre volte tanto quello di un operaio”, ha dichiarato Tajani.
Tuttavia, il titolare della Farnesina si è mostrato cauto riguardo all’ipotesi di confiscare i beni privati dei cittadini russi o di utilizzare gli asset congelati della Banca Centrale russa per la ricostruzione dell’Ucraina. “Rispetto la posizione dell’alto rappresentante Kaja Kallas, ma prima di prendere una decisione dobbiamo capire se si può fare, perché per me a livello giuridico è molto complicato e si tratta di un problema giuridico non di una scelta politica”, ha precisato.
Queste dichiarazioni si inseriscono nel più ampio contesto dell’impegno italiano a sostegno dell’Ucraina, che continua a ricevere assistenza militare, finanziaria e umanitaria da Roma, in linea con la strategia europea e atlantica di isolamento della Russia.
Israele, Tajani: “Superato il limite della reazione legittima”
Sul fronte mediorientale, Tajani ha lanciato un appello a Israele affinché metta fine all’escalation militare dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. “A Israele continuiamo a dire basta: Israele ha vinto contro Hamas, è stato superato il limite della reazione legittima. Ora bisogna costruire, non continuare a distruggere”, ha affermato il Ministro.
Ha inoltre sottolineato che Hamas deve liberare tutti gli ostaggi senza porre condizioni, evidenziando come il gruppo palestinese rischi di utilizzare la propria popolazione civile come scudo umano, diventandone corresponsabile. Tajani ha infine indicato come prioritaria l’introduzione di sanzioni mirate contro i coloni violenti nei territori occupati, “un messaggio forte che va nella direzione della difesa delle fondamenta dello Stato palestinese”.






