Roma, 5 settembre 2025 – Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazione Antonio Tajani ha sottolineato come l’accordo Mercosur rappresenta un momento storico nei rapporti tra l’Unione Europea e l’America Latina. Tajani, in un’intervista al Sole 24 Ore, evidenzia l’importanza strategica di questa intesa per l’Italia e per l’intera Europa.
Tajani, accordo Mercosur di libero scambio di portata storica
Secondo Tajani, l’accordo Mercosur è il più grande mai negoziato dall’Unione Europea, configurandosi come una pietra miliare nelle relazioni commerciali tra i due continenti. Il ministro ha spiegato che l’espansione della rete di accordi di libero scambio è un imperativo strategico per l’Ue, poiché consente di diversificare i mercati di esportazione, andando oltre l’attuale dipendenza dagli Stati Uniti. “Sosteniamo accordi come quello con il Mercosur, con il Messico, e quello in corso di negoziazione con l’India”, ha dichiarato Tajani, sottolineando che queste intese sono indispensabili per garantire crescita e prosperità all’Italia.
L’obiettivo fissato dal governo italiano è ambizioso: raggiungere entro il 2027 un export da 700 miliardi di euro, partendo dagli attuali 623 miliardi. Questo progetto si inserisce in una più ampia strategia che include la riforma del ministero degli Esteri e un’intensa attività di negoziazione sui dazi doganali.
Tutela del settore agricolo e controlli rafforzati
Alla richiesta di garanzie per il comparto agricolo, spesso considerato vulnerabile in contesti di liberalizzazione commerciale, Tajani ha assicurato un sistema di monitoraggio rafforzato per prevenire eventuali turbative di mercato. “Ci saranno maggiori controlli sanitari per garantire il rispetto degli standard europei e delle norme vigenti”, ha spiegato il ministro. Inoltre, ha annunciato l’introduzione di compensazioni per le imprese agricole eventualmente danneggiate dall’accordo, un meccanismo di tutela che non si riscontra in altri accordi commerciali europei.
L’Unione Europea e i paesi membri del Mercosur – Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela (sospeso dal 2016) – puntano così a consolidare un mercato comune sudamericano con nuove opportunità di scambio, superando le tradizionali barriere protezionistiche. L’intesa, firmata dopo oltre vent’anni di negoziati, prevede l’abbassamento dei dazi doganali e favorisce la circolazione di beni e merci, rappresentando un passo significativo verso una maggiore integrazione commerciale internazionale.






