Roma, 12 agosto 2025 – Nel giorno dell’anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rinnovato il suo ricordo della tragedia che il 12 agosto 1944 ha segnato uno dei momenti più bui della Seconda Guerra Mondiale in Italia. In un messaggio commemorativo, Mattarella ha sottolineato come questo massacro, in cui persero la vita oltre cinquecento civili, rappresenti una delle radici più profonde della Repubblica e dei valori che la fondano.
Commemorazioni e testimonianze a Sant’Anna di Stazzema
La giornata è iniziata con la deposizione delle corone di fiori presso il monumento Ossario e la sottoscrizione di una convenzione per portare nelle scuole di Stazzema temi legati ai diritti umani, educazione civica e memoria storica. La Santa Messa è stata celebrata dall’Arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, seguita dalla formazione del corteo verso il monumento commemorativo dove è stata inaugurata la mostra “Colori per la Pace”. Tra i partecipanti anche il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha espresso la sua delusione per la mancata presenza di rappresentanti del Governo nazionale, definendo tale assenza “grave” in un giorno così importante per la memoria collettiva.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio ufficiale, sottolineando che Sant’Anna rappresenta un “sacrario europeo del dolore” e un simbolo di riscatto umano e civile, ricordando con commozione le vittime e l’eredità morale lasciata dai sopravvissuti. Anche il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha fatto pervenire un messaggio in cui definisce l’eccidio un “passaggio tragicamente doloroso nel cammino verso la libertà e la pace”.
Il ricordo di Mattarella: un monito contro la violenza e l’odio
Il capo dello Stato Mattarella ha descritto l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema come un episodio di “dolore immenso, insensato e ingiustificabile”, che però si è trasformato in un emblema di riscatto civile, solidarietà e ricostruzione morale e sociale. La strage, perpetrata da militari nazisti delle SS con il sostegno di fascisti locali, vide la morte di donne, anziani e più di cento bambini, molti dei cui corpi furono brutalmente bruciati.
Mattarella ha ribadito che la memoria di questo evento è imprescindibile per mantenere vive le coscienze e impedire che “violenza, odio, volontà di dominio” prevalgano ancora. Ricordare significa custodire il testimone della memoria per le nuove generazioni affinché siano protagoniste di un futuro in cui i valori della persona umana non siano mai più messi a rischio.
Nel suo messaggio ha anche richiamato l’attualità, avvertendo che “oggi le guerre tornano a gettare le loro ombre spettrali” e che questa ferita indelebile nella storia italiana deve essere un pungolo per respingere ogni forma di violenza e costruire convivenza e rispetto.
La commemorazione di Stazzema e le tensioni politiche
Ci sono state anche tensioni politiche nella cerimonia per il 79° anniversario dell’eccidio. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha criticato duramente il presidente del Senato, Ignazio La Russa, definendolo “inadeguato all’incarico” per la sua nota ammirazione verso simboli fascisti. Bonaccini ha sottolineato il pericolo del ritorno dei nazionalismi e dei rigurgiti neofascisti, evidenziando come sia necessario difendere quotidianamente la democrazia da chi nega il suo valore.
La Russa, da parte sua, ha riconosciuto l’eccidio come “una delle stragi più sanguinose della Seconda Guerra Mondiale” e “una pagina vergognosa della storia nazionale”, condividendo il dolore e l’esecrazione di tutti gli italiani.
Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein hanno espresso parole di condanna e di omaggio alle vittime, ricordando che l’Italia democratica e antifascista è nata proprio dal sacrificio di chi si oppose al regime nazifascista.
L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema resta così non solo un monito storico, ma un punto di riferimento per la difesa dei valori democratici e umani nel presente.
Le voci della politica: impegno per la memoria e la pace
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha ribadito che il dolore e le ragioni della memoria restano intatti, definendo la strage di Sant’Anna un “oltraggio all’umanità” e un chiaro monito a difendere i valori fondanti della nostra Costituzione. La vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha sottolineato come la violenza cieca della guerra sia sempre una sconfitta per l’umanità, mentre il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ricordato l’eccidio come una delle pagine più atroci della storia del Novecento, esprimendo vicinanza alle famiglie delle vittime.
Nel corso della cerimonia, il sindaco di Stazzema e presidente dell’Istituzione Parco nazionale della Pace, Maurizio Verona, ha rimarcato che chi ricopre ruoli istituzionali importanti avrebbe avuto il dovere morale di partecipare a questa commemorazione. La giornata si è conclusa con l’esibizione del Coro delle voci bianche del Festival Puccini di Torre del Lago e con gli interventi dei giovani del Campo della pace, iniziativa che favorisce l’incontro tra studenti italiani e tedeschi per promuovere la cultura della memoria e della pace.






