Il ministro attacca le politiche di Ursula von der Leyen su dazi, Green Deal e gestione migratoria, chiedendo misure concrete a sostegno di imprese e sicurezza italiana.
Roma, 15 luglio 2025 – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso un duro monito nei confronti della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sul tema dei dazi e della burocrazia che, a suo giudizio, penalizzano le imprese italiane e rallentano la crescita economica del Paese.
Salvini contro la burocrazia europea: “Von der Leyen elimini i dazi subito”
In occasione dell’apertura del ponte che collega l’area di Tor Vergata alla Roma-Napoli, Salvini ha ribadito con forza la necessità che la Commissione europea intervenga tempestivamente per rimuovere gli ostacoli commerciali imposti dall’Unione. “Oggi stesso, senza aspettare mille giorni, Ursula von der Leyen potrebbe togliere i dazi che l’Unione Europea impone alle imprese europee“, ha dichiarato il ministro, sottolineando come l’azzeramento del Green Deal, della burocrazia e di altre misure restrittive rappresenti un passo imprescindibile per sostenere le aziende italiane. “Se non lo fa vuol dire che o non ha capito o è in malafede“, ha aggiunto Salvini, evidenziando la sua preoccupazione principale: “dare lavoro, creare lavoro e portare ricchezza in questo Paese”.
Il ministro ha inoltre ammonito contro una possibile guerra commerciale tra Europa, Stati Uniti e Cina, definendo tale scenario come perdente per il Vecchio Continente. “Occorre calma, buonsenso e trattare”, ha detto Salvini, criticando chi usa toni bellicosi parlando di “bazooka” in trattative internazionali, riferendosi implicitamente alle strategie aggressive adottate da altri attori globali.
Immigrazione e sicurezza: un bilancio critico sull’Europa
Sul fronte dell’immigrazione, Salvini ha ribadito il suo obiettivo di una politica ferma: “sbarchi zero, illegalità zero, clandestini zero“. Il ministro ha ammesso che l’Italia sta facendo “di tutto per avvicinarsi a questo obiettivo”, ma ha denunciato le difficoltà rappresentate da alcune decisioni giudiziarie che vanificano gli sforzi legislativi. Inoltre, ha criticato l’Unione Europea per la sua attenzione “molto attenta alle frontiere a est” e per l’apparente disinteresse verso gli sbarchi e l’immigrazione clandestina nel Mediterraneo, che a suo dire “hanno lasciato l’Italia da sola a gestire un fenomeno complesso e drammatico”.
Matteo Salvini, attualmente vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel governo guidato da Giorgia Meloni, continua così a mantenere un approccio critico verso Bruxelles, sottolineando la necessità di un’azione più decisa e pragmatica da parte della Commissione europea.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Dazi, Salvini: "Von del Leyen elimini burocrazia, se no è in malafede"





