Rimini, 27 agosto 2025 – In occasione del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto per chiarire il significato di una sua recente affermazione, smentendo che si trattasse di un insulto al presidente francese Emmanuel Macron.
Salvini: “Non è un insulto ma un ragionamento”
A margine della manifestazione, Salvini ha spiegato come le sue parole siano state fraintese: “Un insulto è dire qualcosa di sgradevole. Dire a una persona che io non ho intenzione che figli italiani vadano a combattere in Ucraina e in Russia non è un insulto, è un ragionamento”. Il vicepremier ha inoltre ipotizzato che a Macron sia stata data una traduzione errata dell’espressione francese “taches al tram, attaccati al tram”, che secondo lui sarebbe una simpatica forma per dire “vai avanti tu che mi viene da ridere”.
Salvini ha proseguito sottolineando l’assurdità della situazione: “Con quello che dicono a me dovrei convocare gli ambasciatori del mondo ogni due giorni”. Ha infine ribadito con fermezza: “Il Governo non manderà mai un soldato italiano a combattere in Ucraina e in Russia”.
Il Meeting di Rimini, giunto a una delle sue edizioni più seguite, rappresenta un importante momento di confronto culturale e politico, con la partecipazione di figure di spicco della politica e della società italiana. Qui Salvini ha scelto di chiarire la sua posizione su un tema delicato come la partecipazione italiana al conflitto in Ucraina, ribadendo la linea del governo e la sua personale visione politica.






