Genova, 19 agosto 2025 – La sindaca di Genova, Silvia Salis, ex atleta e vicepresidente vicaria del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), ha affrontato il tema dell’esclusione di Israele dalle competizioni sportive internazionali durante la trasmissione televisiva “In Onda” su La7. La questione, particolarmente sentita nel mondo sportivo e politico, ha suscitato un acceso dibattito, soprattutto alla luce delle recenti tensioni geopolitiche.
Salis: “Il Cio deve esprimersi sull’esclusione di Israele dalle competizioni”
Silvia Salis ha dichiarato di comprendere la posizione di chi chiede l’esclusione di Israele, come ha fatto il tecnico Berruto, ma ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza del sistema sportivo. “È fondamentale che sul tema si esprima il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) insieme alle federazioni internazionali”, ha affermato la sindaca, ricordando come situazioni analoghe siano già state vissute in passato, ad esempio con la Russia.
Salis ha evidenziato le difficoltà che gli atleti incontrano quando sono esclusi dalle competizioni per decisioni politiche. “Se penso a me stessa, che ho dedicato quattro anni di allenamento per le Olimpiadi e poi non ho potuto partecipare a causa di decisioni governative, capisco quanto sia un’ingiustizia per gli sportivi,” ha spiegato. La sindaca ha inoltre precisato che, seppur esistano diversi livelli di coinvolgimento politico e societario nelle società sportive, gli atleti sono quelli che più subiscono le conseguenze di scelte non sportive.
L’appello di Salis è quindi rivolto a mantenere separati sport e politica, affidando la decisione sull’eventuale esclusione di Israele alle autorità sportive internazionali, per salvaguardare l’autonomia del mondo sportivo.
La sindaca di Genova sul campo progressista e l’unità politica
Nel corso della stessa trasmissione, Silvia Salis ha espresso anche riflessioni sul panorama politico italiano, sottolineando la necessità di unità all’interno del campo progressista. “Come dice Schlein, bisogna essere ostinatamente unitari e non correre a differenziarsi,” ha dichiarato la sindaca, evidenziando che le divisioni interne rischiano di indebolire la capacità di governare efficacemente il Paese.
Salis ha aggiunto che, nonostante le difficoltà attuali, il campo progressista unito potrebbe vincere le prossime elezioni italiane. Questo spirito unitario, ha spiegato, è stato anche determinante nella sua elezione a sindaca di Genova, dove il 52% degli aventi diritto ha votato alle ultime amministrative, rispetto al 44% delle precedenti, grazie a una coalizione ampia e coesa.
La sindaca ha infine denunciato il clima politico avvelenato da attacchi personali e provocazioni, invitando a mantenere un livello alto di confronto e a ignorare provocazioni non costruttive. Ha ricordato come durante la campagna elettorale sia stata oggetto di attacchi personali, tra cui la diffusione di una sua foto privata in modo offensivo, ma ha ribadito che il miglior modo per rispondere a questo tipo di politica è non rispondere affatto, mantenendo il focus sui contenuti e sui programmi.






