Durante l’audizione in commissione Affari costituzionali alla Camera dei deputati, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso la sua posizione sulla riforma dei poteri della Capitale, sottolineando l’importanza di mantenere l’attuale configurazione amministrativa e la necessità di una maggiore autonomia per la città.
Confermata la struttura attuale: niente modifiche ai confini e alle istituzioni
Secondo Gualtieri, Roma Capitale resta un comune con funzioni speciali di autonomia. È stata condivisa la decisione di non sciogliere né la Città metropolitana né la Regione Lazio, e di non intervenire sui confini territoriali di Roma, scelta che definisce “giusta”. Il sindaco ha evidenziato che il decentramento deve essere inteso come un’articolazione interna a Roma Capitale e non come la creazione di nuovi comuni all’interno del territorio cittadino, ribadendo così la volontà di preservare l’unità amministrativa della Capitale.
Gualtieri: “Roma pronta per una maggiore responsabilità e autonomia”
Nel corso dell’audizione, Gualtieri ha dichiarato che la riforma dei poteri di Roma rappresenta un “patrimonio della Repubblica” e non di una singola maggioranza di governo. La città è pronta ad assumersi una responsabilità più ampia grazie a una maggiore autonomia normativa, amministrativa e finanziaria. L’obiettivo è migliorare la gestione della Capitale e garantire strumenti efficaci per chiunque guiderà la città in futuro.
Il sindaco ha ribadito che questa maggiore autonomia non è solo una questione locale, ma un investimento sulla Capitale, che rappresenta un bene comune per l’intera Repubblica Italiana.
Roberto Gualtieri, in carica come sindaco di Roma e della città metropolitana dal 2021, continua così a sostenere una visione di Roma come ente con responsabilità rafforzate, in grado di affrontare le sfide di una metropoli complessa e articolata, senza frammentare il suo territorio e mantenendo intatto il suo ruolo istituzionale.






