La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) esprime una dura critica nei confronti della recente riforma della giustizia approvata con la Legge Nordio, definendola un vero e proprio stravolgimento della Costituzione. Il sindacato, che rappresenta oltre cinque milioni di iscritti in Italia, denuncia come questa modifica legislativa non solo comprometta l’indipendenza della magistratura, ma rischi di alterare l’equilibrio tra i poteri dello Stato sancito dai padri costituenti.
Riforma della giustizia, CGIL: “La Costituzione non è proprietà della maggioranza”
In una nota ufficiale, la CGIL sottolinea che la Costituzione è un bene comune, un patrimonio condiviso da tutto il Paese, e non può essere modificata unilateralmente da una sola parte politica. La riforma è stata infatti promossa direttamente dal Governo senza concedere alcun ruolo emendativo al Parlamento, negando così un confronto democratico essenziale. Per la CGIL, questo metodo rappresenta un grave precedente e denota una volontà di centralizzare il potere nell’esecutivo.
Nessun beneficio per i cittadini, ma solo un’accentramento del potere
Dal punto di vista sostanziale, la riforma non apporta significativi miglioramenti all’efficienza della giustizia né alla riduzione dei tempi processuali, elementi fondamentali per l’accesso dei cittadini a un sistema giuridico rapido e giusto. La CGIL respinge inoltre la giustificazione del provvedimento basata sul garantismo, definendolo un diritto universale e non un privilegio riservato ai potenti. Il sindacato interpreta la legge come un tentativo di ridurre il controllo di legalità sull’operato dell’Esecutivo, evidenziato anche dalla recente reazione del Governo alla sentenza della Corte dei Conti sul Ponte sullo Stretto di Messina.
In questo contesto, la CGIL, insieme a numerose realtà sociali e culturali, ha manifestato la propria contrarietà senza però essere ascoltata. Ora l’unica strada rimasta per fermare quello che definisce uno “stravolgimento della Costituzione” sarebbe il ricorso a un referendum costituzionale, strumento democratico che permetterebbe agli elettori di esprimersi direttamente su una questione di fondamentale importanza per il futuro della democrazia italiana. La CGIL si impegna a svolgere fino in fondo il proprio ruolo in questa battaglia.






