Firenze, 5 ottobre 2025 – Nel discorso di chiusura della Leopolda a Firenze, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha lanciato un duro attacco all’attuale governo italiano, denunciando una grave situazione nella gestione della sicurezza e della giustizia del paese.
Renzi accusa: “In Italia liberiamo assassini e intercettiamo sacerdoti”
Durante il suo intervento, Renzi ha espresso la sua profonda critica verso il governo, promettendo di cessare le sue critiche solo se il governo smetterà di rimpatriare assassini e torturatori, facendo riferimento al caso Almasri. Inoltre, ha denunciato l’uso di strumenti informatici per intercettare cittadini, citando il caso Paragon, che riguarda lo spyware israeliano utilizzato per la sorveglianza di vari soggetti, tra cui sacerdoti e giornalisti. “Liberiamo gli assassini e intercettiamo i sacerdoti, ma che Paese siamo diventati”, ha detto Renzi, sottolineando il rischio per le libertà democratiche.
Il caso Paragon: spyware e intercettazioni al centro della polemica
Il caso Paragon riguarda l’uso dello spyware Graphite, sviluppato dalla startup israeliana Paragon Solutions, capace di penetrare dispositivi mobili senza lasciare tracce, intercettando conversazioni crittografate e dati sensibili. Questo software è stato al centro di una controversia nazionale dopo che è emerso che è stato usato per spiare giornalisti italiani come Francesco Cancellato di Fanpage e attivisti di ONG impegnate nel salvataggio dei migranti.
Paragon Solutions aveva offerto al governo italiano e al Parlamento la possibilità di verificare se lo spyware fosse stato utilizzato contro il giornalista Cancellato, ma le autorità italiane hanno rifiutato, motivando la decisione con ragioni di sicurezza nazionale. A seguito di ciò, il contratto tra il governo italiano e Paragon è stato rescisso. Renzi ha ribadito la necessità di verità e trasparenza su questo caso, annunciando che Italia Viva continuerà a lottare per chiarire ogni aspetto della vicenda.
Renzi e la politica nazionale: critiche e proposte
Oltre alla questione della sicurezza e delle intercettazioni, Renzi ha criticato l’agenda politica dell’attuale governo guidato da Giorgia Meloni, invitando a smettere di inseguire temi divisivi come la flottilla e a concentrarsi sui problemi reali del paese. Ha definito la leadership non come cavalcare l’odio, ma come il rispetto reciproco, sottolineando l’importanza di una politica orientata al dialogo e alla ricerca di soluzioni.
Sul tema della pace, Renzi ha ricordato che gli eventi del 7 ottobre rappresentano un massacro politico, citando l’atto politico di Hamas che ha bloccato un accordo di pace tra Arabia Saudita e Israele. Ha invitato a superare le manifestazioni e a cercare soluzioni politiche concrete, citando l’esempio dell’iniziativa di Tony Blair con la Casa Bianca.
Infine, Renzi ha avvertito che senza una “Casa riformista” l’Italia rischia di vedere la Meloni al Quirinale con pieni poteri, un esito che il leader di Italia Viva vuole scongiurare.






