Roma, 16 luglio 2025 – È stato firmato oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’accordo di programma per il Ponte sullo Stretto di Messina, un passo fondamentale che segna una nuova fase nella realizzazione di uno dei progetti infrastrutturali più attesi in Italia. La cerimonia ha visto la partecipazione delle principali autorità coinvolte, tra cui il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Presenti anche i vertici della società Stretto di Messina, di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e di Anas.
Ponte sullo Stretto, interventi e responsabilità operative
L’accordo di programma per il Ponte sullo Stretto definisce dettagliatamente gli interventi propedeutici e funzionali affidati ai diversi soggetti coinvolti nella realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Continente. In particolare, per quanto riguarda Anas, si prevede la consegna a “Stretto di Messina” dell’Area di Servizio Villa San Giovanni Est, già dismessa, a seguito della delibera Cipess, nonché la delocalizzazione dell’area di servizio Villa San Giovanni Ovest, attività che sarà a cura della stessa “Stretto di Messina”. Quest’ultima società si impegna inoltre a sviluppare soluzioni progettuali per il mantenimento in esercizio dell’attuale Area di Servizio Villa San Giovanni Est e a realizzare un attraversamento autostradale tra le due ex aree di servizio per garantire la funzionalità del cantiere. I costi di questi interventi sono già inclusi nel costo complessivo dell’opera.
Dal punto di vista ferroviario, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è incaricata del completamento di due lotti della linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria (Buonabitacolo-Praia e Gioia Tauro-Reggio Calabria). Entro il 2032, RFI dovrà realizzare il collegamento tra l’intervento di Stretto di Messina e la linea ferroviaria tradizionale Battipaglia-Reggio Calabria, con i rami di connessione verso Villa San Giovanni e Reggio Calabria, e i rami di collegamento tra la galleria Santa Cecilia e la linea Messina-Catania. È prevista inoltre la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Messina Gazzi, in coordinamento con gli enti locali per la rifunzionalizzazione della stazione centrale di Messina.
“Stretto di Messina” si impegna a realizzare fermate metropolitane nelle località di Papardo, Annunziata ed Europa, integrando così la nuova infrastruttura ferroviaria nel sistema metropolitano locale. La società si occuperà anche delle opere di mascheramento della Variante Ferroviaria di Cannitello e del completamento della riqualificazione del lungomare di Villa San Giovanni, con i relativi costi inclusi nel capitolo complessivo dell’opera.
Impegni del Ministero e prospettive future
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per la realizzazione di ulteriori interventi connessi al progetto. Tra questi, la realizzazione della seconda galleria e l’adeguamento di quella esistente nell’ambito del collegamento autostradale Giostra-Annunziata, nonché il collegamento tra il nuovo svincolo di Curcuraci-Fiumara Guardia e la Strada Panoramica dello Stretto.
L’accordo sancisce inoltre, come previsto dai precedenti protocolli, le competenze dei firmatari dopo l’entrata in esercizio del collegamento stabile. In particolare, RFI sarà responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria della parte ferroviaria dell’opera.
Ponte sullo Stretto: un progetto storico, rilanciato nel presente
Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha radici profonde che risalgono al 1971, anno in cui la legge n. 1158 ha regolamentato il collegamento stabile viario e ferroviario tra Sicilia e Continente. Nel corso dei decenni, il progetto ha attraversato varie fasi di studio, approvazioni e rallentamenti, con un impegno costante da parte della società Stretto di Messina e degli enti coinvolti.
Negli anni 2000, il progetto è stato inserito tra le opere prioritarie della rete transeuropea TEN-T, con un piano finanziario articolato che prevede un mix di aumento di capitale e finanziamenti di project finance internazionali, senza garanzie statali. Dal 2007 la società Stretto di Messina è controllata in maggioranza da ANAS, con una partecipazione significativa anche di RFI e delle Regioni Sicilia e Calabria.
L’attuale accordo rappresenta dunque un passo concreto verso la realizzazione di un’opera strategica per la connessione infrastrutturale del Sud Italia, che potrà favorire lo sviluppo economico e sociale di entrambe le sponde dello Stretto.
Le figure chiave della firma
La firma dell’accordo ha visto protagonisti il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, figura politica centrale nel rilancio del progetto, e il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che ha portato il sostegno istituzionale siciliano all’iniziativa. Presenti anche il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, l’amministratore delegato di Stretto di Messina Pietro Ciucci, l’amministratore delegato di RFI Aldo Isi e quello di Anas Claudio Gemme, a testimonianza della collaborazione tra istituzioni e società di gestione.
L’accordo di programma firmato oggi rappresenta un momento cruciale che, dopo decenni di attesa, rilancia con forza il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, confermando la volontà politica e tecnica di procedere verso la sua realizzazione.
