Roma, 28 agosto 2025 – Si è tenuta oggi a Palazzo Chigi una riunione di governo convocata dalla premier Giorgia Meloni per fare il punto sulla situazione ucraina e sulle possibili strade per un negoziato di pace. All’incontro hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Garanzie di sicurezza: la chiave per la pace in Ucraina
Nel corso della riunione, spiega una nota di Palazzo Chigi, si è ribadita l’importanza di elaborare robuste e credibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina, da definire insieme agli Usa e agli altri partner europei e occidentali. L’Italia contribuisce attivamente a questa fase con la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington. Secondo Palazzo Chigi, la definizione di queste garanzie rappresenta la chiave di volta per costruire un percorso verso una pace giusta.
Palazzo Chigi, ipotesi di monitoraggio e formazione fuori dai confini ucraini
Durante il vertice di Palazzo Chigi è stato chiarito che non è prevista alcuna partecipazione italiana a una forza multinazionale da schierare sul territorio ucraino. L’Italia sta invece valutando possibili missioni di monitoraggio e attività di formazione, ma esclusivamente al di fuori dei confini ucraini e soltanto dopo che sarà raggiunta la cessazione delle ostilità: una posizione ribadita con fermezza nel corso della riunione, alla luce degli ultimi colloqui internazionali, in particolare quelli tenutisi alla Casa Bianca.
La premier Meloni e i ministri Tajani, Salvini e Crosetto hanno quindi evidenziato come il contributo italiano si concentri su iniziative di supporto alla sicurezza collettiva e alla stabilità. Si è ribadito che sarà senza un coinvolgimento diretto in operazioni militari sul campo in Ucraina. L’approccio italiano punta a favorire condizioni favorevoli per una ripresa del dialogo e per la costruzione di un quadro di sicurezza condiviso a livello internazionale.






