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Home Politica

Open Arms, i giudici: “Era compito della Spagna assegnare il porto sicuro”

by Alessandro Bolzani
19 Giugno 2025
La nave Astral di Open Arms

La nave Astral di Open Arms | Photo by Jove licensed under CC0 1.0 (https://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/deed.en) - Alanews.it

Palermo, 19 giugno 2025 – Il tribunale di Palermo ha depositato oggi le motivazioni che hanno portato all’assoluzione di Matteo Salvini, all’epoca ministro dell’Interno, nel processo relativo al caso della nave Open Arms, la ONG spagnola che nel 2019 aveva soccorso un centinaio di migranti nel Mediterraneo. Secondo i giudici, non spettava all’Italia assegnare un porto sicuro alla nave, bensì alla Spagna, Stato di bandiera della Open Arms.

Il caso Open Arms e la sentenza del tribunale di Palermo

Nel dicembre scorso, il tribunale aveva assolto Salvini dalle accuse di rifiuto di atti d’ufficio e sequestro di persona, imputazioni mosse per aver impedito lo sbarco dei migranti soccorsi nell’agosto 2019. Nel documento reso pubblico oggi, i giudici sottolineano come “nessun obbligo di fornire il porto sicuro gravasse sullo Stato italiano né sull’allora ministro Salvini”, rendendo superfluo approfondire altre argomentazioni difensive o accusatorie. La Procura aveva chiesto una condanna a 6 anni per il leader della Lega, ma il tribunale ha evidenziato che il coordinamento delle operazioni di soccorso era stato assunto dalla Spagna, mentre Malta aveva declinato la propria responsabilità indicando proprio la Spagna quale autorità competente.

Matteo Salvini ha commentato la decisione esprimendo soddisfazione: “I giudici hanno confermato che difendere l’Italia non è reato, riconoscendo l’ostinazione di Open Arms nel voler approdare in Italia, scartando altre opzioni più logiche”. Ha inoltre espresso amarezza per la durata e i costi del processo, attribuendoli a motivazioni politiche.

Le implicazioni giuridiche e la possibile reazione della Procura

La sentenza si focalizza esclusivamente sull’assenza dell’obbligo per l’Italia di assegnare un porto sicuro, senza entrare nel merito della difesa dei confini o di altre questioni dibattute in aula. Tuttavia, la decisione apre dibattiti, soprattutto alla luce di precedenti giurisprudenziali come la sentenza della Cassazione sulle navi Diciotti, che aveva riconosciuto il diritto al risarcimento per i migranti trattenuti illegalmente.

La Procura di Palermo ha annunciato che valuterà le motivazioni per decidere se presentare appello, una scelta che appare probabile vista la complessità e la rilevanza del caso. Nel frattempo, la vicenda continua a suscitare attenzione e polemiche nel panorama politico e giudiziario italiano.

Tags: prima pagina

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