Roma, 3 settembre 2025 – In vista del Consiglio dei Ministri atteso nel pomeriggio, è in preparazione un decreto legge urgente che introduce nuove disposizioni in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri e di gestione del fenomeno migratorio. La bozza del provvedimento è all’ordine del giorno della riunione tecnica prevista per la mattina di domani, in preparazione al Cdm, la cui convocazione ufficiale avverrà alle 15.30.
Decreto legge in arrivo per la gestione dei migranti e ingressi regolari
Fonti di governo hanno chiarito che non si tratta di un nuovo decreto flussi, ma di un insieme di misure volte a snellire e migliorare le procedure di ingresso regolare di cittadini stranieri, con l’obiettivo di una gestione più efficiente del fenomeno migratorio. Il provvedimento si inserisce nel quadro delle iniziative dell’esecutivo per ottimizzare i processi amministrativi e favorire un ingresso legale e controllato nel Paese.
La scelta di adottare un decreto legge risponde all’esigenza di intervento urgente, secondo quanto previsto dall’articolo 77 della Costituzione della Repubblica Italiana. Il decreto legge, infatti, entra immediatamente in vigore dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni per mantenere efficacia.
Altri provvedimenti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri
Parallelamente al decreto per la gestione dei flussi migratori, il Consiglio dei Ministri esaminerà anche il decreto legge riguardante la riforma dell’esame di maturità e il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026. Entrambi i provvedimenti riflettono l’impegno dell’esecutivo a intervenire tempestivamente su questioni di rilevante interesse pubblico, garantendo la continuità amministrativa e l’efficienza delle istituzioni.
Il Consiglio dei Ministri, che rappresenta l’organo esecutivo collegiale del governo italiano, si riunisce a Palazzo Chigi sotto la presidenza della premier Giorgia Meloni, con l’obiettivo di deliberare su atti normativi urgenti e di coordinare l’attività politica e amministrativa del governo.






