Roma, 12 novembre 2025 – La commemorazione della strage di Nassiriya torna oggi, a ventidue anni di distanza dall’attentato terroristico che causò la morte di 28 persone, tra cui 19 militari italiani, in Iraq. La premier Giorgia Meloni ha voluto ricordare sui social network la giornata dedicata ai Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, sottolineando il valore del sacrificio di chi ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere.
Il ricordo di Giorgia Meloni e il significato della Giornata
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 22 ottobre 2022, ha voluto dedicare un pensiero a tutti coloro che operano nelle missioni internazionali di pace. Nel suo messaggio, la premier ha ricordato come, il 12 novembre 2003, un camion carico di esplosivo forzò il posto di blocco all’ingresso della base Maestrale a Nassiriya, sede della Multinational Specialized Unit (MSU) italiana dei Carabinieri, provocando la morte di 28 persone, tra cui 19 nostri connazionali tra civili, militari e carabinieri.
Meloni ha ringraziato “tutti coloro che operano nelle missioni internazionali di pace, mettendo a rischio la propria incolumità a difesa dei nostri valori e della sicurezza di tutti noi”. Ha definito i caduti “figli della nostra Patria che sono partiti con coraggio, portando con sé valori di pace, onore e servizio”. Il suo messaggio si è concluso con un omaggio commosso alle famiglie delle vittime e alla loro memoria, ribadendo che “non dimenticheremo mai il loro sacrificio”.
La strage di Nassiriya: un attacco e le sue conseguenze
L’attentato di Nassiriya rappresenta uno dei momenti più tragici della missione italiana in Iraq, denominata “Operazione Antica Babilonia”, iniziata nel luglio 2003 e conclusasi nel dicembre 2006. L’attacco del 12 novembre 2003 fu un attentato suicida compiuto da militanti di al-Qaeda, che colpì la base Maestrale, riducendola a uno scheletro di cemento. L’appuntato Andrea Filippa, di guardia all’ingresso, riuscì a neutralizzare i due attentatori, evitando una strage ancora più ampia.
Le vittime furono militari dell’Arma dei Carabinieri, soldati dell’Esercito Italiano e civili, tra cui il regista Stefano Rolla e il cooperatore internazionale Marco Beci. L’attentato causò anche numerosi feriti tra i militari italiani.
La missione italiana aveva come obiettivo il mantenimento della pace, la ricostruzione delle infrastrutture e il supporto alla sicurezza in Iraq, un impegno che si è tradotto in un contributo fondamentale per la stabilità del Paese mediorientale.
Oggi, con la commemorazione, si rinnova il ricordo di quel sacrificio e l’impegno degli italiani impegnati nelle missioni di pace, riconoscendo il valore di chi quotidianamente opera per la sicurezza e la libertà.
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