Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è intervenuto oggi sul processo di pace in Medio Oriente, sottolineando la necessità di un approccio sobrio e concreto da parte del governo italiano. In un momento delicato, segnato dalla recente tregua a Gaza dopo due anni di conflitto, Conte ha espresso la sua posizione critica rispetto alla silenziosa gestione governativa degli ultimi anni.
Conte sul Medio Oriente: “Un processo di pace faticoso ma necessario”
“Il processo di pace segna un fatto positivo, la cessazione del rumore delle armi a Gaza, della devastazione, del genocidio”, ha affermato Conte. Il leader pentastellato ha auspicato che non si tratti di una semplice tregua temporanea, ma di un percorso di pacificazione “che si sviluppi sempre con forza e determinazione”. Pur riconoscendo il merito all’ex presidente statunitense Donald Trump per aver dato una svolta agli accordi, ha ricordato come la copertura internazionale fosse già presente, ma che tale processo avrebbe potuto essere avviato prima.
Conte ha rivolto una critica al governo italiano, definendolo “particolarmente loquace” in questa fase, ma invitandolo a “maggiore sobrietà visto il silenzio durante due anni di genocidi”. Secondo l’ex premier, in questa fase è fondamentale che il rispetto per la popolazione palestinese e il riconoscimento del loro diritto all’autodeterminazione siano al centro degli sforzi diplomatici.
La pace dopo la guerra: un dibattito aperto
Il commento di Conte si inserisce nel dibattito nazionale e internazionale che segue la firma dell’accordo di pace a Sharm el-Sheikh, in Egitto, e la liberazione di ostaggi israeliani da parte di Hamas. Nelle strade di Gaza e Israele migliaia di persone hanno festeggiato la tregua, mentre la comunità internazionale si prepara a una conferenza sul futuro della Palestina.
In questo contesto, le parole di Conte riflettono una richiesta di equilibrio e responsabilità da parte dell’Italia, affinché il ruolo del nostro Paese sia misurato e coerente con il peso delle responsabilità storiche e umanitarie legate al conflitto mediorientale.






