Roma, 27 ottobre 2025 – Nel corso della cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca tenutasi al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha riaffermato con forza il valore imprescindibile del diritto universale alla salute, sottolineando le sfide attuali che il Servizio sanitario nazionale (SSN) affronta e condannando le teorie antiscientifiche che mettono a rischio la vita delle persone.
Mattarella sul diritto alla salute e le sfide del Servizio sanitario nazionale
Durante l’evento promosso dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, il Capo dello Stato ha ribadito che, “come dovere delle istituzioni e nelle attese degli italiani, si colloca il diritto alla salute, che la Costituzione definisce diritto universale”. Ha evidenziato la necessità che le innovazioni scientifiche e tecnologiche abbiano un impatto positivo sull’intero sistema sanitario, che oggi deve confrontarsi con l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei costi dei farmaci salvavita e la carenza di personale medico e infermieristico. Questi elementi rappresentano ostacoli significativi al pieno godimento di uno dei traguardi più importanti della Repubblica italiana.

Mattarella ha inoltre sottolineato l’importanza della ricerca oncologica come motore di progresso, ricordando che i ricercatori impegnati quotidianamente contribuiscono a trasformare le scoperte in nuovi farmaci, conoscenze e tecnologie a beneficio della collettività.
L’allarme contro le teorie antiscientifiche: un autolesionismo sociale
Un passaggio centrale del suo discorso è stato dedicato alla condanna delle cosiddette teorie antiscientifiche, che in un’epoca di grandi progressi e conoscenze consolidate possono ancora trovare terreno fertile in alcune parti della società. Mattarella ha definito paradossale che, nonostante le evidenze scientifiche e le sfide affrontate da intelligenze di livello mondiale, continuino a diffondersi idee prive di fondamento che possono causare gravi conseguenze, come nel caso di un adolescente affetto da tumore curato con rimedi inefficaci quali argilla e antinfiammatori.
“Queste chiusure regressive – ha dichiarato – avversando la scienza, si traducono in autolesionismo e in sfiducia nella vita e nel futuro”. Il Presidente ha ribadito che la strada maestra è quella di continuare a investire nella ricerca scientifica, considerata un moltiplicatore sociale ed economico con effetti di vasta portata.
Premi e riconoscimenti AIRC al Quirinale
Nel corso della cerimonia, Mattarella ha consegnato i premi della Fondazione AIRC, riconoscendo il contributo di personalità e istituzioni che si sono distinte nel sostenere la ricerca oncologica. Tra i premiati, Nadia e Sabrina Fanchini sono state celebrate per aver trasformato il dolore della perdita della sorella Elena in un impegno concreto a favore della ricerca, coinvolgendo appassionati e campioni dello sci.
Donatella Hartmann ha ricevuto un riconoscimento per il suo altruismo nel finanziare borse di studio per giovani ricercatori e un innovativo microscopio presso l’Istituto di oncologia molecolare (IFOM). La Fondazione Cdp è stata premiata per la fiducia e il sostegno duraturo dato ad AIRC nella valutazione scientifica dei progetti finanziati, con particolare attenzione ai talenti del Sud Italia.
Infine, la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano è stata celebrata per il suo ruolo cruciale nello sviluppo della ricerca oncologica italiana, favorendo l’integrazione tra ricerca clinica e di laboratorio e promuovendo cure accessibili e sostenibili.
Un omaggio alla storia e alla missione della Fondazione AIRC
Il Presidente Mattarella ha ricordato con emozione i sessant’anni di attività della Fondazione AIRC, nata quando il cancro era considerato una sentenza di condanna irrevocabile. Ha citato tra i fondatori il prof. Umberto Veronesi, il cui centenario della nascita è stato commemorato proprio quest’anno, sottolineando che la loro visione non era una speranza vaga, ma il realismo scientifico di chi crede nella sperimentazione e nella diffusione della conoscenza come alleati fondamentali dell’umanità.
Oggi, milioni di persone vivono dopo una diagnosi di tumore, un risultato che induce alla commozione se si guarda al progresso in pochi decenni. Mattarella ha definito “I Giorni della Ricerca” come momenti di riflessione e di impegno, risorse essenziali per liberarsi dal cancro e garantire a tutti il diritto a un futuro di salute.
Con queste parole, il Presidente ha espresso la riconoscenza dell’Italia verso la Fondazione AIRC e ha incoraggiato a rafforzare sempre di più questa impresa scientifica e sociale, fondamentale per il benessere di tutta la società.






