Roma, 4 settembre 2025 – Si è svolta oggi la seduta straordinaria del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), durante la quale è stato eletto Pasquale D’Ascola come nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. Al termine della riunione, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso un appello a favore della trasparenza e della tempestività nelle decisioni del CSM, sottolineando l’importanza di operare al di sopra di divisioni di parte.
Al termine del plenum straordinario del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso un sentito ringraziamento a Margherita Cassano, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Corte Suprema di Cassazione, recentemente uscente dall’incarico. Mattarella ha sottolineato come Cassano abbia incarnato “l’irrinunciabile autonomia e indipendenza della giurisdizione rispetto a ogni altro potere”, nel pieno rispetto dei valori fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana.
Mattarella: un auspicio per la trasparenza e l’unità nel CSM
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha evidenziato come con la ripresa dei lavori si apra “l’ultima fase dell’attuale consiliatura, anche con il rinnovo ormai prossimo della composizione delle commissioni”. In questo contesto, ha ribadito la necessità che il CSM “continui ad assicurare tempestività e trasparenza alle proprie decisioni”. Mattarella ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità che tali decisioni siano “fondate su criteri ed elementi di valutazione al di sopra di pregiudiziarie divisioni di parte”, rimarcando il ruolo istituzionale di garante di equità e indipendenza della magistratura.
Il ruolo di Margherita Cassano nella giustizia italiana
Nata a Firenze nel 1955, Margherita Cassano è entrata in magistratura nel 1980, iniziando la sua carriera come pubblico ministero presso la Procura di Firenze e dedicandosi anche alla Direzione Distrettuale Antimafia. Nominata nel 2023 all’unanimità dalla CSM Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, ha segnato una tappa storica nella magistratura italiana come la prima donna a ricoprire questo ruolo. Durante il suo mandato ha coordinato il settore penale della Corte, presiedendo le Sezioni Unite penali e collaborando strettamente con il Primo Presidente della Corte.
Insignita nel 2024 del prestigioso Premio Marisa Bellisario per il suo contributo alla giustizia, Cassano ha inoltre una solida attività accademica e scientifica alle spalle, avendo curato numerose pubblicazioni in materia di diritto penale e ordinamento giudiziario e partecipato a comitati scientifici per la formazione dei magistrati.
L’importanza dell’autonomia della magistratura
Nel suo intervento, il presidente Mattarella ha ribadito con forza il principio dell’autonomia giurisdizionale, un cardine imprescindibile per il funzionamento dello Stato di diritto, che garantisce alla magistratura la capacità di operare senza condizionamenti esterni. Un principio, ha evidenziato, costantemente difeso da Cassano in un contesto che richiede sempre maggiore equilibrio e indipendenza tra i poteri dello Stato.
Il plenum straordinario del CSM ha inoltre eletto il nuovo presidente della Corte di Cassazione, Pasquale D’Ascola, che succede a Cassano, proseguendo nel solco della continuità istituzionale e dell’impegno per la giustizia italiana.






