Fabriano, 17 settembre 2025 – In occasione della cerimonia commemorativa del centenario della nascita di Francesco Merloni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affrontato temi cruciali legati alle sfide odierne dell’industria italiana e al futuro del made in Italy. Un discorso che ha sottolineato la necessità di un cambiamento coraggioso e di una visione lungimirante per sostenere la competitività del Paese nel contesto internazionale.
Le sfide per il Made in Italy, Mattarella: “È tempo di coraggio”
Mattarella ha rimarcato come i tempi attuali impongano trasformazioni profonde per il settore produttivo italiano, evidenziando che “le crisi chiedono trasformazioni che richiedono coraggio”. Per il Capo dello Stato, è fondamentale “guardare avanti e non indietro”, puntando a un futuro dove la capacità di innovare e scommettere sulle nuove opportunità sia la chiave per superare le difficoltà. La sua riflessione si inserisce nel solco della tradizione imprenditoriale italiana, incarnata da figure come Francesco Merloni, che hanno saputo coniugare sviluppo e visione internazionale.
Mattarella: responsabilità sociale e internazionalizzazione, le eredità di Merloni
Nel suo intervento, Mattarella ha anche sottolineato come la responsabilità sociale debba permeare l’impresa, un valore imprescindibile nel percorso di crescita sostenibile delle aziende. Ha definito la visione di Merloni come un modello di impresa moderna, “lontana da logiche protezioniste e dai concetti di desertificazione e delocalizzazione”. Il gruppo Ariston, fondato dalla famiglia Merloni, rappresenta un esempio concreto di competitività che non passa per la delocalizzazione, ma per la qualità e innovazione made in Italy.
Con queste parole, Mattarella ha voluto rendere omaggio a un uomo che ha saputo unire innovazione, responsabilità sociale e visione internazionale, segnando un modello di riferimento per l’industria italiana nel presente e nel futuro.
Merloni, modello di impresa globale e radicamento locale
Mattarella ha poi evidenziato come il gruppo Ariston, guidato da Merloni, sia la prova che la competitività non necessariamente comporta delocalizzazione o desertificazione industriale. “La dimensione locale, con i saperi e le persone che l’accompagnano, è una delle componenti del successo“, ha affermato il capo dello Stato, ribadendo il valore delle aree interne dove operano industrie di eccellenza. Merloni aveva definito questo approccio come “quarto capitalismo“, un modello imprenditoriale fondato sulla responsabilità sociale e sull’innovazione.
L’imprenditore marchigiano, scomparso nel 2024 all’età di 99 anni, ha trasformato il Gruppo Ariston in una multinazionale con marchi noti a livello mondiale e stabilimenti produttivi in diversi Paesi. Mattarella ha ricordato come questa realtà sia esemplare di un’industria capace di competere internazionalmente senza rinunciare al proprio radicamento territoriale, facendo di Fabriano un archetipo industriale.
Un modello sociale improntato a responsabilità e impegno
Il presidente Mattarella ha poi sottolineato l’importanza dell’impegno sociale che ha caratterizzato la vita di Merloni, che ha saputo coniugare l’attività imprenditoriale con quella pubblica senza sovrapposizioni di interesse. “Un modello sociale che ha permeato e deve permeare l’iniziativa d’impresa“, ha dichiarato, ricordando anche l’eredità lasciata dalla famiglia Merloni per lo sviluppo delle aree interne italiane, cominciando dall’opera del fondatore Aristide.
La Fondazione Aristide Merloni, presieduta da Paolo Merloni, continua a promuovere la cultura imprenditoriale e lo sviluppo economico del territorio, mantenendo vivo il lascito di una figura centrale nella storia industriale italiana del Novecento.
Un evento celebrativo di grande rilievo
Nello stabilimento Ariston Group di Albacina a Fabriano si è svolta oggi una cerimonia di grande rilievo per celebrare il centenario della nascita di Francesco Merloni, imprenditore, politico e figura di spicco del panorama industriale e istituzionale italiano, scomparso nel 2024. L’evento ha richiamato una folta rappresentanza delle istituzioni, della politica e del mondo imprenditoriale, con la partecipazione di personalità di primo piano come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, gli ex presidenti del Consiglio Mario Draghi, Romano Prodi ed Enrico Letta, oltre a esponenti politici locali e nazionali.
La giornata si è aperta con una conferenza stampa guidata da Paolo Merloni, presidente esecutivo di Ariston Group, che ha sottolineato l’importanza di mantenere viva l’eredità di Francesco Merloni, “un uomo che ha lasciato un’impronta significativa nella storia industriale e politica italiana“. Dopo la visita allo stabilimento di Osimo, il presidente Mattarella si è trasferito ad Albacina, dove ha preso parte alla celebrazione alla presenza di circa 2.000 persone. Tra i partecipanti anche il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’europarlamentare Matteo Ricci.
Francesco Merloni: imprenditore, politico e innovatore
Francesco Merloni, nato a Fabriano il 17 settembre 1925, è stato una figura chiave nell’industria italiana del secondo Novecento. Laureato in Ingegneria industriale all’Università di Pisa, entrò nell’azienda di famiglia negli anni Cinquanta, contribuendo alla crescita del gruppo fondato dal padre Aristide Merloni. Sotto la sua guida, Ariston divenne leader mondiale nel settore degli impianti di riscaldamento e climatizzazione. Nel corso della sua carriera politica, Merloni è stato Ministro dei Lavori Pubblici dal 1992 al 1994, incarico durante il quale promosse la cosiddetta Legge Merloni, una riforma fondamentale degli appalti pubblici che ha inciso profondamente sul sistema italiano delle opere pubbliche.
Oltre al ruolo imprenditoriale e politico, Merloni è stato anche presidente onorario della Fondazione Aristide Merloni, impegnata nella promozione della cultura imprenditoriale e dello sviluppo territoriale nelle Marche. La cerimonia odierna a Fabriano ha ricordato non solo la sua figura di uomo d’affari e politico, ma anche il suo impegno filantropico e il contributo alla modernizzazione del Paese.






