In occasione del Festival Bergamo Città d’Impresa, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha affrontato temi cruciali riguardanti la manovra economica attualmente in discussione in Parlamento, con particolare attenzione agli strumenti di stimolo agli investimenti come gli iperammortamenti e i superammortamenti.
Giorgetti sulla manovra: Iperammortamenti e superammortamenti
Durante l’intervista video al Festival, Giorgetti ha sottolineato l’importanza di intervenire sugli iperammortamenti e superammortamenti, definiti come misure che “danno un impulso quasi automatico per rinnovare, investire, migliorare”. Il ministro ha auspicato che nel passaggio parlamentare della manovra si possa trovare una soluzione che renda questi incentivi pluriennali, offrendo così agli investitori “un quadro di certezza nel tempo” e facilitando la programmazione degli investimenti.
“Renderli pluriennali sarebbe una bella cosa”, ha affermato, ribadendo l’impegno del governo a cercare una soluzione condivisa in tal senso. Questi strumenti rappresentano infatti un volano importante per la crescita e l’innovazione nel tessuto produttivo italiano.
Critiche alla manovra e difesa del ceto medio
Giorgetti ha poi risposto alle critiche ricevute dai media e da istituzioni come la Corte dei Conti, l’Istat e Bankitalia, che hanno espresso dubbi su alcuni aspetti della manovra economica. Secondo il ministro, molte di queste analisi si sono concentrate su un singolo elemento, senza considerare la visione complessiva del provvedimento.
“Una volta che abbiamo cercato di aiutare non i ricchi ma chi guadagna delle cifre ragionevoli siamo stati massacrati da coloro che hanno la possibilità di massacrare”, ha dichiarato Giorgetti, difendendo le misure adottate per il ceto medio. Ha ricordato inoltre che la manovra ha coperto fasce di reddito fino a 50mila euro e ha reso stabile il cuneo fiscale, contribuendo così a una politica economica “sensata” nell’orizzonte pluriennale.
Il ministro ha espresso fiducia in un’analisi serena e oggettiva, che “possa portare a ben altri risultati” rispetto alle critiche finora emerse, sottolineando la volontà del governo di perseguire politiche che favoriscano la crescita e il sostegno alla classe media.






