Firenze, 11 novembre 2025 – Nel giorno della presentazione della nuova giunta regionale della Toscana, un volto giovane e simbolico ha catalizzato l’attenzione: Bintou Mia Diop, livornese di 23 anni, è stata nominata vicepresidente della Regione Toscana, segnando un primato storico come la più giovane assessora mai eletta nella regione. Questa nomina rappresenta un chiaro segnale di rinnovamento e di apertura verso le nuove generazioni e le istanze di diversità culturale e sociale.
La nomina di Mia Diop: un simbolo di rinnovamento politico
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha scelto di affidare a Mia Diop un ruolo di grande responsabilità, sottolineando come lei, insieme al neo sottosegretario Bernard Dika, rappresenti “il nuovo che avanza” in Toscana e in Italia. La giovane politica, figlia di padre senegalese e madre italiana con origini tedesche, incarna le istanze di una nuova generazione di progressisti, impegnati in prima linea su temi come i diritti civili, il lavoro e le pari opportunità.

La scelta di Diop ha trovato il forte sostegno di Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, che ha voluto sottolineare il valore di questa nomina come “un messaggio politico forte, un segnale di innovazione e inclusività” per la Toscana. Emiliano Fossi, segretario regionale Pd, ha definito Mia Diop “un jolly” capace di incarnare il nuovo corso del partito, portando freschezza e rappresentando il volto giovane e multiculturale della politica regionale.
Un profilo di impegno e militanza precoce
La storia di Mia Diop è quella di una giovane che ha mosso i primi passi in politica sin da adolescente. Diplomata all’Isis Niccolini Palli di Livorno, è stata rappresentante d’istituto e presidente della commissione sanità e politiche sociali del Parlamento regionale degli studenti. A soli 10 anni si è già distinta per il suo impegno civile, pronunciando un discorso a favore dello Ius Soli davanti a Pier Luigi Bersani.
Nel 2023 è entrata nella direzione nazionale del Partito Democratico, diventando la più giovane componente, dopo aver svolto attività politica locale come consigliera comunale a Livorno dal 2024 e aver collaborato con esponenti di spicco del Pd toscano. La sua carriera, seppur breve, è segnata da una forte militanza, un’attitudine all’attivismo e una sensibilità particolare verso le questioni legate ai diritti delle seconde generazioni e alle pari opportunità.
Il padre, Mbaye Diop, noto a Livorno per il suo impegno nella comunità senegalese e nel mondo sindacale, e la madre Laura Paolini, attivista di sinistra, hanno influenzato profondamente la sua formazione politica e sociale, consolidando un’identità multiculturale e inclusiva.
Deleghe e sfide future per la vicepresidente più giovane della Toscana
Il ruolo di vicepresidente della Toscana affidato a Mia Diop, secondo le indiscrezioni, includerà importanti deleghe che riguardano il lavoro e le pari opportunità, settori chiave per un futuro più equo e inclusivo nella regione. La sua nomina segna anche un passaggio simbolico per il Partito Democratico, che punta a rinnovare la propria immagine e a coinvolgere maggiormente le nuove generazioni nella gestione della cosa pubblica.
Nonostante la giovane età, Diop è consapevole della grande responsabilità che le è stata affidata e si è detta “felicissima e determinata a lavorare con impegno per la Toscana e per la sua comunità”. La sua presenza in giunta è vista come un segnale di apertura e di innovazione in un contesto politico che cerca di valorizzare la diversità e di affrontare le sfide sociali con nuove energie.






