Matteo Renzi, attraverso la sua e-news, ha invitato a riportare serenità nel confronto politico. L’ex premier ha criticato l’uso di paragoni eccessivi da parte di esponenti del Governo, ricordando come durante la sua segreteria del Partito Democratico scelse di non strumentalizzare episodi di violenza legati a un militante della Lega a Macerata. Renzi ha sottolineato che alzare i toni non giova al Paese e che è necessario cambiare linguaggio. Non a caso, ha spiegato, uno dei primi appuntamenti della prossima Leopolda sarà un confronto definito “civile e costruttivo” con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Gaza e il piano Blair
Un altro passaggio rilevante della sua newsletter ha riguardato il conflitto in Medio Oriente. Renzi ha evidenziato come, a fronte del dibattito internazionale sul riconoscimento dello Stato di Palestina, la questione centrale resti quella della situazione quotidiana a Gaza. A suo avviso, l’unica proposta concreta arriva dall’ex premier britannico Tony Blair, che ha avanzato l’idea di un’autorità internazionale transitoria, indipendente e sostenuta dai Paesi arabi. Tale autorità avrebbe il compito di gestire la Striscia senza la presenza dell’esercito israeliano e di procedere al disarmo di Hamas, con un piano decennale di ricostruzione finanziato soprattutto dal mondo arabo. Renzi ha ribadito che questa è l’unica via realistica oggi sul tavolo e che servono impegno e risorse della Lega Araba, in primis da parte dell’Arabia Saudita.
Emergenza maltempo e il ricordo di “Italia Sicura”
Il leader di Italia Viva ha poi puntato l’attenzione sulla gestione delle emergenze ambientali. Commentando i nuovi episodi di allagamenti e le persone disperse a causa del maltempo, ha accusato il Governo Meloni di non aver rispettato l’impegno assunto tre anni fa in Parlamento per ripristinare “Italia Sicura”, il piano contro il dissesto idrogeologico avviato dai governi precedenti. Secondo Renzi, quel progetto aveva dimostrato la sua efficacia e sarebbe stato logico ripartire da lì, invece di rimanere immobili.
Renzi “Importante costruire un Casa Riformista”
Infine, Renzi ha parlato del progetto politico che presenterà alla Leopolda: la costruzione di una “Casa Riformista”. A suo giudizio, per competere con il centrodestra non bastano Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, ma occorre una componente moderata e riformista capace di attrarre consenso più ampio. L’ex premier ha dichiarato di lavorare a questo obiettivo e ha spiegato che la forza del progetto sta nell’idea, più che nei nomi dei candidati o nei leader. Ha inoltre ribadito che l’iniziativa non è limitata a Italia Viva, ma la coinvolge come elemento fondamentale. Alla Leopolda, ha annunciato, interverranno numerosi protagonisti del passato e del futuro riformista, con l’intento di costruire un’alternativa solida alla destra guidata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Per approfondire: Gaza, la proposta di Tony Blair per porre fine alla guerra e sostituire Hamas (autorizzata da Trump)






