Roma, 18 settembre 2025 – La seduta della Camera dei Deputati è stata oggi interrotta a causa di una forte opposizione da parte dei gruppi parlamentari contrari a procedere senza un voto ufficiale sulle questioni legate alla Striscia di Gaza. Le opposizioni hanno espresso un netto rifiuto a proseguire i lavori in assenza di un confronto formale con il governo sulle azioni da intraprendere nel contesto del conflitto in corso nella regione palestinese.
Opposizioni bloccano i lavori: “Vogliamo un voto su Gaza”
Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, ha dichiarato quanto segue al termine della riunione con il presidente della Camera Lorenzo Fontana: “abbiamo impedito che i lavori d’Aula oggi potessero continuare in modo ordinario e ribadito a Fontana che non siamo disponibili a riprendere i lavori in assenza di comunicazioni del governo su Gaza, che portino ad un voto”. All’incontro erano presenti tutte le opposizioni. Braga ha inoltre annunciato che i lavori saranno sospesi fino a martedì, confidando che entro quella data venga stabilita una data certa per la discussione.
Sulla stessa linea si è espresso il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Riccardo Ricciardi, che ha sottolineato il disinteresse nei confronti delle informative su Gaza. “Con le altre opposizioni abbiamo occupato l’Aula perché vogliamo delle comunicazioni da votare. Vogliamo che il governo ci dica concretamente cosa intende o non intende fare per fermare questa vergogna”.
Il ruolo di Riccardo Ricciardi e la posizione del Movimento 5 Stelle
Riccardo Ricciardi, che dal 21 gennaio 2025 è capogruppo del M5S alla Camera, ha ribadito la posizione del suo gruppo: “Se il governo ha intenzione di stare con chi vuole sanzionare Israele o no. Dicono di non essere complici del genocidio. Ma per noi lo sono a tutti gli effetti”.






