Roma, 19 novembre 2025 – Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, rompe il silenzio sulle accuse che lo vedono coinvolto in un presunto piano contro la premier Giorgia Meloni. In un’intervista al Corriere della Sera, Garofani esprime profonda amarezza per le polemiche scaturite e respinge con fermezza ogni addebito, definendo quelle conversazioni “solo chiacchiere tra amici”.
Garofani: “Amareggiato per essere stato utilizzato contro il presidente”
Il consigliere del Quirinale si dice “molto amareggiato, per me e per i miei familiari“, sottolineando come la violenza dell’attacco mediatico gli abbia provocato “paura“. A far più male, aggiunge, è “l’impressione di essere stato utilizzato per colpire il presidente Mattarella“. Proprio il capo dello Stato lo ha rassicurato immediatamente, con un messaggio “affettuosissimo“: “Stai sereno, non te la prendere“. Garofani ribadisce la sua totale lealtà alle istituzioni: “Da quando il presidente mi ha fatto l’onore di chiamarmi a collaborare con lui, sono stato sempre convintamente al suo servizio“.
L’ex deputato del Partito Democratico, che non è più iscritto ad alcun partito dal 2018, spiega di non aver mai fatto “dichiarazioni fuori posto” né “esibizioni di protagonismo“. La conversazione privata, oggetto della polemica, era “una chiacchierata in libertà tra amici“. Dopo aver letto e riletto l’articolo di Maurizio Belpietro su La Verità, non riesce a comprendere in cosa consisterebbe il cosiddetto complotto.

Il profilo e la carriera politica di Francesco Saverio Garofani
Romano, giornalista professionista dal 1990 e laureato in Lettere e Filosofia, Garofani ha una lunga esperienza politica iniziata nei gruppi giovanili della Democrazia Cristiana. Deputato dal 2006 al 2018, ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui la presidenza della Commissione Difesa della Camera dal 2015 al 2018. Nel 2018 è stato nominato consigliere per le questioni istituzionali del presidente Mattarella, mentre dal 2022 ricopre l’incarico di consigliere per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, il primo non militare in questa posizione.
Durante la sua carriera ha mantenuto un profilo riservato e rigoroso, come confermano anche i suoi ex colleghi. Garofani è noto per la sua passione per la cultura politica del cattolicesimo democratico e per il suo impegno istituzionale, sempre orientato al rispetto delle regole e all’unità delle istituzioni.
In questa fase di tensione politica, Garofani ha voluto chiarire la sua posizione, evidenziando come la sua «bussola» sia sempre stata la lealtà verso il Quirinale e la sua funzione di servizio pubblico.






