Milano, 15 settembre 2025 – Durante il convegno “Emergenza Casa. Verso un piano europeo”, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato la necessità di una maggiore semplicità e meno burocrazia da parte dell’Unione Europea nel trattamento delle politiche abitative. L’intervento si è svolto alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, con cui Fontana ha condiviso l’urgenza di affrontare il tema casa in modo più efficace e coordinato a livello nazionale ed europeo.
Attilio Fontana, la richiesta di snellimento burocratico e maggiori risorse
Fontana ha evidenziato come il problema della casa non sia limitato a Milano ma riguardi molte città italiane, soprattutto quelle universitarie come Pavia, dove l’aumento delle iscrizioni agli atenei aggrava la domanda abitativa. “Serve uno snellimento burocratico perché molte delle lentezze che affrontiamo sono dovute alla burocrazia che soffoca ogni sviluppo“, ha affermato. Ha inoltre criticato il peso fiscale sulle abitazioni pubbliche, definendo “assurdo che le case popolari debbano pagare Ires e Imu“, e ha ribadito la necessità che lo Stato fornisca maggiori risorse economiche per sostenere il settore.
Piano nazionale casa: un primo passo, ma non basta
Riguardo al piano nazionale sulla casa da 650 milioni di euro annunciato dal governo Meloni, Fontana ha riconosciuto che si tratta di un segnale importante e una volontà di intervento concreta. Tuttavia, nel dibattito con il sindaco Sala è emerso che queste risorse risultano “non sufficienti” per risolvere le criticità abitative. Il governatore lombardo ha sottolineato l’importanza di sviluppare un housing sociale rivolto anche alla media borghesia, categoria sempre più in difficoltà nel mercato immobiliare.
Il confronto tra le istituzioni regionali e comunali ribadisce quindi l’urgenza di una strategia integrata e di una maggiore attenzione da parte dell’Unione Europea, affinché possa promuovere politiche abitative più snelle, efficienti e dotate di adeguati finanziamenti.






