Le recenti elezioni regionali in Toscana hanno segnato un netto ribaltamento degli equilibri politici locali, con un evidente crollo della Lega per Salvini Premier, ormai ai minimi storici e un flop anche per Roberto Vannacci. Il governatore uscente Eugenio Giani, esponente del centrosinistra, ha ottenuto un secondo mandato con oltre il 54% dei consensi, confermando il proprio radicamento sul territorio e la forza del campo largo progressista.
Il tracollo storico della Lega in Toscana: dov’è l’effetto Vannacci?
La Lega, che alle elezioni del 2020 aveva sfiorato il 22% con Susanna Ceccardi candidata, questa volta non è riuscita a superare la soglia del 5%, piazzandosi addirittura dietro a Forza Italia (6,6%) e molto distante da Fratelli d’Italia (23,5%). Un risultato che rappresenta un vero e proprio flop per il Carroccio, che si conferma marginale in una regione tradizionalmente più orientata a sinistra ma che negli ultimi anni aveva visto crescere la presenza leghista.
La campagna elettorale, guidata dal vicesegretario federale Roberto Vannacci, ex generale dell’Esercito e figura controversa, non ha sortito gli effetti sperati. Nonostante l’impegno di Vannacci, la strategia aggressiva, segnata da toni provocatori e un approccio divisivo, ha finito per isolare la Lega, creando malumori anche all’interno della stessa coalizione di centrodestra. Il candidato governatore del centrodestra, Alessandro Tomasi di Fratelli d’Italia, aveva preso le distanze da alcune uscite del generale, sottolineando le difficoltà di un partito spaccato e in crisi di rappresentanza.
Polemiche su Vannacci
Roberto Vannacci, eletto eurodeputato nel 2024 con oltre 500mila preferenze come indipendente nella lista della Lega, è ormai una figura divisiva anche all’interno del suo partito. Dopo la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”, che ha suscitato polemiche per contenuti giudicati controversi e la sua sospensione dall’Esercito, Vannacci ha assunto il ruolo di vicesegretario federale della Lega dal maggio 2025, ma non ha mai nascosto le tensioni interne.
Durante la campagna elettorale toscana, il generale ha manifestato la sua insoddisfazione per la scelta del candidato leghista alla presidenza, Elena Meini, e non ha escluso una possibile candidatura solitaria in futuro con il movimento “Il mondo al contrario”. Nonostante le critiche e la divisione, Vannacci ha dichiarato di voler continuare a lavorare per la sicurezza, le infrastrutture e la famiglia, mantenendo un atteggiamento intransigente che però sembra aver contribuito al ridimensionamento del Carroccio in Toscana.
Il consolidamento del centrosinistra e le reazioni politiche
Il successo di Giani e del centrosinistra, con il Partito Democratico primo partito regionale (35-39%) e buoni risultati anche per le forze alleate come Casa Riformista e Alleanza Verdi Sinistra, è stato accolto con entusiasmo dalla segretaria dem Elly Schlein. In un intervento a Firenze, Schlein ha ironizzato sull’“effetto Vannacci”, auspicandone la prosecuzione per rafforzare ulteriormente la coalizione progressista.
La crisi interna alla Lega toscana è evidenziata anche dalle defezioni di esponenti locali e amministratori, mentre Vannacci, nonostante le critiche, continua a rivendicare la sua linea politica, sfidando le resistenze anche all’interno della sua stessa coalizione.






