L’Assemblea del Senato della Repubblica ha dato il via libera definitivo, con 91 voti favorevoli e 55 contrari, al dl n. 116 del 2025, che introduce misure urgenti per il contrasto alle attività illecite nel settore dei rifiuti e punta alla bonifica della vasta area nota come Terra dei Fuochi. Il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera con scadenza per la conversione al 7 ottobre, rappresenta un passo decisivo nell’affrontare una delle emergenze ambientali più gravi del Mezzogiorno.
Dl Terra dei Fuochi: riforme legislative e nuove sanzioni
Il decreto modifica il Codice dell’ambiente prevedendo tre distinti reati per la gestione illecita dei rifiuti: l’abbandono di rifiuti non pericolosi (contravvenzione), l’abbandono di rifiuti non pericolosi in circostanze aggravate e il delitto di abbandono di rifiuti pericolosi. Fondamentale è l’introduzione dell’arresto in flagranza differita per reati ambientali di maggiore gravità, come il disastro ambientale e il traffico illecito di rifiuti.
Le pene sono state rese più severe, con l’aggiunta di misure accessorie quali la sospensione della patente per gli autisti coinvolti, il fermo amministrativo dei veicoli e l’esclusione dall’Albo dei gestori ambientali per le imprese che operano fuori legge. Inoltre, il decreto estende le sanzioni anche alle violazioni nel trasporto e nella gestione non autorizzata dei rifiuti, nonché alla spedizione illegale, con un occhio di riguardo ai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Istituzione del Dipartimento per il Sud e Commissario unico per la bonifica
Tra le novità più rilevanti, è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la struttura del Dipartimento per il Sud, con funzioni di indirizzo e coordinamento delle politiche strategiche per il Mezzogiorno, sopprimendo la precedente Struttura di missione ZES. Questo organismo avrà un budget iniziale di poco meno di 800mila euro per il 2025, che salirà a circa 7,8 milioni annui dal 2026.
Per quanto riguarda la Terra dei Fuochi, il decreto assegna al Commissario unico per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati poteri straordinari per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati e la bonifica dei terreni. A tale scopo, è stato stanziato un fondo speciale di 15 milioni di euro per il 2025. Il Commissario potrà inoltre esercitare azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili, mirando a recuperare le spese sostenute.
Un’area complessa e un impegno costante
La Terra dei Fuochi, estesa su oltre 1.000 km² tra le province di Napoli e Caserta e abitata da circa 2,5 milioni di persone, è tristemente nota per la presenza di discariche abusive e incendi dolosi di rifiuti tossici, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica. Numerosi studi – tra cui quello presentato nel 2019 dal Sbarro Institute e dall’Istituto Nazionale Tumori – hanno confermato l’aumento di tumori e altre patologie correlate all’inquinamento diffuso.
Negli ultimi anni, la Regione Campania ha intensificato le attività di monitoraggio ambientale, anche con l’utilizzo di droni, e ha promosso progetti di analisi e bonifica in collaborazione con enti scientifici di rilievo nazionale e internazionale. Il decreto approvato oggi dal Senato si inserisce in questo quadro, rafforzando gli strumenti normativi per combattere il fenomeno criminale legato allo smaltimento illecito e accelerare la riqualificazione dell’area.
Il provvedimento si accompagna, inoltre, a misure urgenti di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi, in un contesto nazionale che vede una crescente attenzione verso la tutela ambientale e la sicurezza dei cittadini.






