Roma, 28 ottobre 2025 – In un clima politico acceso torna alla ribalta la questione delle presunte infiltrazioni russe in Italia, dopo le dichiarazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha parlato di “persone italiane insospettabili corrotte dalla Russia”. Le sue parole, risalenti al novembre 2024, erano state riportate in relazione alla condanna a 29 anni inflitta all’ex ufficiale Walter Biot per spionaggio a favore di Mosca.
Crosetto e la riflessione sulle infiltrazioni russe
Il ministro della Difesa, da sempre figura di spicco del governo guidato da Giorgia Meloni, ha voluto chiarire che la sua frase era una riflessione sul fenomeno della guerra ibrida in corso, non una notizia nuova o un’accusa diretta. Crosetto ha infatti postato uno screenshot di una notizia relativa al caso di Walter Biot, capitano di fregata condannato per aver venduto documenti coperti da segreto militare a un funzionario russo. La vicenda, seguita con attenzione dall’intelligence italiana e dalla magistratura militare, ha evidenziato come il tradimento abbia avuto gravi ripercussioni sulla sicurezza nazionale.

La reazione politica e le richieste di trasparenza
Le affermazioni di Crosetto hanno però suscitato una dura reazione da parte del capogruppo Democratico in commissione Difesa, Stefano Graziano, che ha definito “sorprendenti” tali dichiarazioni. Graziano ha invitato il ministro a portare eventuali elementi concreti sulle presunte infiltrazioni “in sedi istituzionali o alla Procura della Repubblica”, affinché si possa procedere con verifiche e approfondimenti. Ha inoltre sottolineato l’importanza di non associarle arbitrariamente alle proteste sociali, tutelando così sia la sicurezza nazionale sia il diritto dei cittadini a manifestare liberamente.
Il caso Biot rappresenta un episodio emblematico che conferma come le minacce alla sicurezza interna possano avere ramificazioni complesse, e pone l’accento sul delicato equilibrio tra trasparenza, tutela istituzionale e diritto all’informazione. Il ministro Crosetto, con il suo lungo percorso politico e istituzionale alle spalle, continua a porre l’attenzione sul tema della sicurezza nazionale in un contesto geopolitico sempre più complesso e segnato da tensioni internazionali.






