Roma, 31 dicembre 2025 – Nel corso di un bilancio di fine anno, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha evidenziato un calo del 3,5% dei delitti nei primi dieci mesi del 2025, segnalando progressi importanti nel campo della sicurezza pubblica e dell’ordine nelle principali città italiane.
Piantedosi, sicurezza in calo: strategie e investimenti
“In questi tre anni di Governo abbiamo lavorato con un obiettivo chiaro: aumentare la sicurezza e la vivibilità delle nostre città“, ha dichiarato Piantedosi. I dati ufficiali confermano un decremento complessivo della delittuosità, risultato attribuito a una strategia che combina presenza costante delle Forze dell’ordine e strumenti innovativi quali le zone rosse, operazioni ad alto impatto e il rafforzamento dei controlli in aree sensibili come stazioni ferroviarie, metropolitane e ospedali.
Il ministro ha sottolineato l’importanza del sostegno economico e umano: “Il Governo ha assunto più di 39mila operatori nelle Forze di polizia, quasi 13mila ogni anno, oltre il 50% in più rispetto al triennio precedente“. Questo sforzo si accompagna a un investimento significativo sulle risorse, con oltre un miliardo di euro stanziati per il rinnovo dei contratti e il miglioramento delle condizioni di lavoro, estesi anche ai Vigili del Fuoco, che hanno visto l’entrata in servizio di circa 7mila nuovi operatori e prevedono altre 4mila assunzioni nei prossimi due anni.

Focus su città metropolitane e contrasto alla criminalità
Lo scorso dicembre, Piantedosi ha incontrato al Viminale i sindaci, i prefetti e i questori di Roma, Milano e Napoli per fare il punto sulle iniziative di sicurezza nelle tre grandi metropoli. I risultati sono stati positivi: nei primi cinque mesi del 2025, il potenziamento degli organici ha favorito un calo dei delitti e un incremento dell’attività operativa.
Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto delle occupazioni abusive, con 142 immobili sgomberati e oltre 3.220 alloggi di edilizia residenziale pubblica liberati dal 2022. Il “DL Sicurezza” ha introdotto procedure accelerate per restituire rapidamente le abitazioni ai legittimi proprietari.
Le zone rosse si sono dimostrate strumenti efficaci per prevenire degrado e microcriminalità: nelle tre città sono state controllate oltre 500mila persone, con 3.500 provvedimenti di allontanamento di soggetti pericolosi, di cui il 75% stranieri. Proseguono inoltre le operazioni ad alto impatto coordinate tra polizie locali e forze di polizia nazionali, che da gennaio 2023 al luglio 2025 hanno portato a oltre 1.300 arresti e l’espulsione di più di 1.400 stranieri.
Immigrazione e ordine pubblico: risultati e criticità
Sul fronte dell’immigrazione illegale, il Governo ha adottato metodi innovativi, tra cui accordi con i paesi di origine per frenare i traffici di esseri umani e rafforzare i canali regolari di ingresso, ribadendo che “in Italia si entra solo attraverso canali regolari“. Nel 2024, gli sbarchi sono diminuiti del 58% rispetto all’anno precedente, con un’ulteriore riduzione nel 2025, mentre i rimpatri sono aumentati del 55% rispetto al 2022, raggiungendo quasi 7mila.
Tuttavia, i dati più recenti segnalano una complessità nella lotta contro la criminalità: se da un lato i reati sono complessivamente calati del 9% nei primi sette mesi del 2025, dall’altro sono in aumento gli omicidi, passati da 178 a 184 (+3,4%), e i femminicidi da partner o ex, con un incremento del 15,1%. Il ministero ha potenziato gli ammonimenti del Questore, con 7.571 provvedimenti (+70,6%), e l’utilizzo di 12.192 braccialetti elettronici, di cui 5.929 antistalking, per contrastare la violenza domestica.
Il ministro Piantedosi ha commentato: “Ci sono le discussioni e le polemiche, ma i fatti e i numeri mostrano un’Italia più sicura, competitiva e democratica. La libertà nasce dalla sicurezza di tutti“.
In sintesi, il 2025 si chiude con un quadro di sicurezza in miglioramento, supportato da investimenti consistenti in risorse umane e strumenti innovativi, pur con la necessità di continuare a intervenire su fenomeni complessi come la violenza di genere e la criminalità organizzata.






