Roma, 20 agosto 2025 – Nel cuore del Ministero della Salute a Lungotevere Ripa, il caso riguardante la revoca del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (NITAG) continua a far discutere. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha deciso di non lasciare il proprio incarico nonostante le tensioni generate da questa controversa decisione. La revoca del NITAG è avvenuta a soli dieci giorni dalla nomina del gruppo, suscitando reazioni contrastanti all’interno del governo e della comunità scientifica.
La revoca del NITAG e le tensioni scientifiche
Il NITAG, istituito per supportare il Ministero della Salute con raccomandazioni basate su evidenze scientifiche riguardo le politiche vaccinali, era stato formato ad agosto 2025 con ventidue esperti. Tuttavia, la scelta di due membri, il pediatra Eugenio Serravalle e l’ematologo Paolo Bellavite, ha sollevato forti critiche da parte di medici, ricercatori, e autorevoli figure scientifiche come Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica, e Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Le loro posizioni considerate controverse sul tema vaccinale hanno alimentato un crescente malcontento.
Nonostante i tentativi di mediazione, con richieste di dimissioni rivolte ai due membri contestati, il ministro Schillaci ha optato per lo scioglimento integrale del gruppo, annunciando la futura riformazione del NITAG per settembre 2025. La nuova composizione dovrebbe includere categorie professionali finora escluse come medici di famiglia, pediatri, infermieri e farmacisti, figure chiave nella somministrazione e nel monitoraggio delle vaccinazioni.
Il nuovo corso del NITAG e le sfide future
Il rinnovato NITAG sarà guidato dal professor Carlo Signorelli, ordinario di Igiene e sanità pubblica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, nominato presidente per il triennio 2025-2028. Il gruppo, composto da 25 esperti in sanità pubblica, epidemiologia, pediatria e farmacologia, opererà secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, valutando le prove scientifiche e assicurando indipendenza e assenza di conflitti di interesse.
Una delle priorità del nuovo NITAG sarà la revisione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, fondamentale per contrastare il calo delle coperture vaccinali registrato durante e dopo la pandemia. Gli ultimi dati evidenziano un calo significativo nelle vaccinazioni infantili, con diminuzioni anche per meningite B e C e antipneumococco, trend preoccupante che richiede un rafforzamento della fiducia tra scienza e società.






