Roma, 8 settembre 2025 – Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, è intervenuto in modo netto sulla controversa figura di Roberto Vannacci, vicesegretario federale della Lega per Salvini Premier, in un momento di tensioni interne al partito. Centinaio ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole e della leadership di Matteo Salvini all’interno della Lega, esprimendo preoccupazione per le iniziative di Vannacci che sembrerebbero mettere in discussione l’unità del movimento.
Centinaio: “Vannacci deve rispettare le regole”
Nel corso di un’intervista rilasciata al sito de La Stampa, Gian Marco Centinaio ha definito come “anticorpi” la reazione interna alla Lega contro le azioni di Vannacci, accusato di voler “vannaccizzare” il partito, ovvero di imporre un proprio indirizzo alternativo alla linea ufficiale del segretario Matteo Salvini. “Dire ‘vannaccizzo la Lega’ significa mettere in discussione Salvini. Questa è una forza politica con le sue regole, non puoi entrare e fare o dire quello che vuoi”, ha affermato Centinaio, ribadendo che Vannacci deve “salvinizzarsi” se vuole essere accettato nel partito.
Centinaio ha inoltre evidenziato che l’insistenza di Vannacci nel proporre i nomi dei suoi fedelissimi nelle liste elettorali delle Regioni al voto in autunno rappresenta un problema, specialmente se a rimetterci sono i militanti leghisti che non riescono a trovare spazio. A supporto di questa posizione ha citato anche Susanna Ceccardi, esponente leghista in Toscana, che ha segnalato analoghe difficoltà.
Il vicepresidente del Senato ha spiegato che, pur essendo formalmente legittimi i “team Vannacci”, cioè i circoli esterni che sostengono il generale, la loro dichiarata antitesi rispetto alla Lega fa sorgere dubbi sulla loro reale compatibilità politica con il partito. Centinaio ha ricordato la tradizione di apertura della Lega alle idee diverse, citando anche le parole di Giancarlo Giorgetti, ma ha precisato che ciò avviene sempre nel rispetto delle regole interne.
Il conflitto tra identità territoriale e la nuova fase nazionale della Lega
Un altro punto toccato da Centinaio riguarda il rapporto di Vannacci con le radici storiche e territoriali della Lega. Il senatore ha sottolineato che un generale toscano come Vannacci, che ha espresso ammirazione per la Decima Mas, “non ha niente a che fare con il Nord e non rappresenta quelle istanze”, né il federalismo, principio fondante del partito. Secondo Centinaio, la Lega ha intrapreso una giusta evoluzione verso un partito nazionale, ma è fondamentale mantenere alta l’attenzione sui territori settentrionali, che restano la “locomotiva” indispensabile per la tenuta complessiva del movimento.
Riguardo alle possibili tensioni interne sulla leadership, Centinaio ha chiarito che se Vannacci intende cambiare le regole per puntare alla guida del partito, questo non è accettabile: “Se non gli vanno bene, faccia il suo partito”. Il riferimento è alla necessità di un chiarimento urgente, auspicato prima della tradizionale assemblea di Pontida, per evitare ulteriori dubbi e divisioni.
Infine, Centinaio si è detto certo che Matteo Salvini abbia già parlato con Vannacci lontano dai riflettori mediatici, e che ora il generale dovrebbe “smettere” di alimentare conflitti interni, rispettando la linea del partito e i suoi militanti.






