Berna, 19 agosto 2025 – Il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, nel corso di una conferenza stampa a Berna, ha dichiarato Ginevra pronta ad ospitare un possibile incontro tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, ribadendo la propria disponibilità a facilitare un dialogo diretto tra le due parti coinvolte nel conflitto ucraino. In un’intervista rilasciata oggi, Cassis ha sottolineato come la Svizzera abbia già definito un quadro giuridico chiaro e procedure precise per garantire l’immunità a chiunque arrivi nel paese sotto mandato di arresto internazionale, purché la visita abbia finalità diplomatiche e legate alla mediazione di pace.
La posizione della Svizzera sull’immunità di Putin
“L’anno scorso il Consiglio federale ha chiarito la situazione giuridica e definito le procedure per concedere l’immunità a una persona sottoposta a mandato di arresto internazionale in arrivo in Svizzera, se quella persona si presenta per una conferenza di pace, non per motivi privati“, ha spiegato Cassis rispondendo a una domanda sull’eventualità che Putin possa beneficiare di tali garanzie qualora partecipasse a un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente russo è infatti attualmente sottoposto a mandato d’arresto internazionale emesso dalla Corte penale internazionale (CPI) per crimini di guerra.
Cassis ha inoltre evidenziato la tradizione umanitaria e diplomatica della Svizzera, che le consente di fungere da sede privilegiata per discussioni di pace a livello internazionale: “Sappiamo cosa fare e quale tipo di contatti avere con la Corte penale internazionale; potremmo far partire la procedura già questa sera. È una scelta che la Svizzera può fare grazie alla sua lunga esperienza nel garantire sicurezza e neutralità in tutti i suoi aspetti“.
Cassis, Ginevra pronta a ospitare il vertice Putin-Zelensky
Ignazio Cassis ha espresso gratitudine nei confronti del presidente francese Emmanuel Macron e della premier italiana Giorgia Meloni per la fiducia accordata a Ginevra e alla Svizzera quale possibile sede per un faccia a faccia tra i leader di Russia e Ucraina. Cassis ha inoltre precisato che la disponibilità elvetica è stata costantemente ribadita nei colloqui con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, sottolineando che Ginevra è pronta a ospitare l’incontro anche a breve termine. La Svizzera, con la sua lunga tradizione diplomatica e la posizione di neutralità, si propone quindi come un luogo idoneo per favorire un dialogo che potrebbe rappresentare un passo decisivo verso la pace.
Il sostegno e la posizione di Italia e attori internazionali
Anche l’Italia si è detta favorevole a Ginevra come sede per i colloqui. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, intervenuto a sua volta a Berna, ha sottolineato che Ginevra rappresenta “la sede migliore”, evidenziando il ruolo storico della città svizzera nella promozione della pace. Tajani ha aggiunto che Roma sarebbe stata anch’essa una sede ideale, ma le complicazioni legate alla presenza della Corte Penale Internazionale avrebbero reso più difficile l’organizzazione dell’incontro.
Nel frattempo, i negoziati proseguono a livello internazionale per definire le garanzie di sicurezza da offrire all’Ucraina, elemento ritenuto cruciale per arrivare a un accordo di pace duraturo. Il presidente ucraino Zelensky ha confermato che le trattative sulle garanzie di sicurezza proseguiranno anche nei prossimi giorni, mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha ribadito l’apertura della Russia a incontri bilaterali o trilaterali, pur sottolineando la necessità di una preparazione attenta e graduale.
In vista di un possibile vertice, la Svizzera ha inoltre annunciato che potrebbe concedere l’immunità diplomatica a Putin, nonostante il mandato di arresto internazionale a suo carico, qualora partecipasse a una conferenza di pace nel Paese. Tale misura rientra nelle “regole per concedere l’immunità a una persona soggetta a mandato di arresto internazionale” e conferma la volontà elvetica di facilitare ogni possibile iniziativa per la risoluzione del conflitto.






