Un acceso dibattito politico si è acceso oggi a seguito della conferma, da parte del sottosegretario Silli, che diciotto aerei militari israeliani hanno fatto scalo e ricevuto assistenza nelle basi italiane dopo il 7 ottobre scorso. La notizia emerge dalla risposta a un’interpellanza parlamentare presentata da Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che denuncia un sostegno militare italiano all’azione bellica di Israele.
La denuncia di Bonelli: “L’Italia ha dato assistenza ad aerei israeliani”
Il parlamentare Bonelli ha espresso forte preoccupazione per la collaborazione militare tra Italia e Israele, definendola una prova concreta di sostegno all’azione militare israeliana. “Chiedo che questo accordo venga immediatamente interrotto”, ha affermato, sottolineando l’incoerenza di curare nei nostri ospedali i bambini palestinesi feriti mentre si fornisce supporto militare a chi li colpisce. Bonelli ha inoltre criticato la mancanza di trasparenza del governo, che non ha fornito dati riguardanti i cittadini italiani con doppio passaporto arruolati nell’esercito israeliano, un’informazione che il ministro degli Esteri aveva indicato in circa mille unità.
Il contesto politico e il dibattito parlamentare
Il tema si inserisce in un più ampio confronto sulle relazioni internazionali italiane, con particolare attenzione alle tensioni in Medio Oriente e alla posizione del governo italiano. Il premier Giorgia Meloni ha recentemente dichiarato in Parlamento che l’uso delle basi italiane per operazioni militari straniere è consentito solo se autorizzato dal Parlamento.
Diverse forze politiche hanno espresso posizioni critiche, tra cui il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, che chiedono una maggiore trasparenza e un fermo impegno per la pace, incluso il riconoscimento dello Stato di Palestina. Nel dibattito a Montecitorio, è emersa anche una richiesta di sanzioni contro Israele, paragonate a quelle imposte alla Russia, come unico strumento pacifico per fermare le violenze.






