È allarme sulle strade italiane, dove la sicurezza dei pedoni continua a peggiorare. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Sapidata-Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale), dall’inizio dell’anno sono già 289 le vittime, con una media di oltre due pedoni uccisi ogni giorno. La situazione è definita “drammatica” da Francesca Ghirra, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) nella commissione Attività produttive della Camera, che punta il dito contro il nuovo Codice della strada voluto dal ministro Matteo Salvini, definito da lei “Codice delle stragi”.
Dati drammatici e la distruzione della mobilità dolce
Francesca Ghirra sottolinea come la causa principale di questa escalation sia da ricercare nella distruzione della mobilità dolce nelle città, che ha aumentato la vulnerabilità dei pedoni. Un dato particolarmente preoccupante riguarda il fatto che il 43% dei pedoni investiti viene travolto sulle strisce pedonali, luoghi che dovrebbero essere i più sicuri per chi attraversa la strada. Secondo Ghirra, i controlli sulle strade sono ancora insufficienti e le misure attuate dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, non rispondono efficacemente all’emergenza.
Critiche al Codice della Strada: “Salvini non fa il ministro, ma solo l’agitatore politico”
L’esponente di AVS ha duramente criticato l’operato di Salvini, evidenziando che il nuovo Codice della strada necessita di una profonda revisione per garantire realmente la tutela dei pedoni e la sicurezza stradale. “Il Codice delle stragi va assolutamente rivisto e adeguato alle esigenze attuali”, ha dichiarato Francesca Ghirra, accusando il ministro di limitarsi a un ruolo di “agitatore politico” piuttosto che a quello che gli compete, ossia la responsabilità ministeriale.
I dati dell’Osservatorio Sapidata-Asaps confermano un quadro preoccupante che richiede interventi concreti e immediati per invertire la tendenza e garantire maggior sicurezza sulle strade italiane.




