Torino, 29 novembre 2025 – La Cisl Torino e Piemonte ha espresso con fermezza la propria solidarietà e vicinanza alla direzione e ai giornalisti del quotidiano La Stampa, vittime ieri di un grave atto di violenza presso la loro redazione. L’assalto, avvenuto nel pomeriggio nella sede di via Lugaro a Torino, ha suscitato una forte reazione da parte delle istituzioni e del mondo sindacale, che condannano senza riserve l’aggressione e ribadiscono l’importanza della libertà di stampa come fondamento della democrazia.
L’attacco alla redazione de La Stampa e la reazione della Cisl
Un gruppo di circa un centinaio di manifestanti ha fatto irruzione nella redazione de La Stampa nel primo pomeriggio di ieri, mentre i giornalisti erano assenti per lo sciopero indetto a livello nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro e la difesa di un’informazione libera e plurale. I manifestanti, provenienti da una frangia più violenta del corteo per lo sciopero generale, hanno sfondato i cancelli, lanciato letame contro l’ingresso e imbrattato le pareti con scritte offensive realizzate con vernice spray.
Tra gli slogan urlati figuravano frasi come “Free Palestine” e “Giornalisti complici dell’arresto in Cpr di Mohamed Shahin”, riferimenti a un imam torinese recentemente destinatario di un decreto di espulsione. All’interno della redazione sono stati rovesciati pile di giornali e libri e si sono verificati danneggiamenti vari, con alcuni manifestanti parzialmente a volto coperto che hanno lanciato intimidazioni dirette ai giornalisti, con frasi come “Giornalista terrorista, sei il primo della lista” e “Giornalista ti uccido”.
In questo contesto la Cisl Torino e Piemonte, attraverso i segretari generali Giuseppe Filippone e Luca Caretti, ha espresso “piena solidarietà e vicinanza alla direzione e ai giornalisti della Stampa per il vile assalto alla redazione”. La Cisl ha definito quanto accaduto un “attacco intollerabile alla libertà di stampa, ai lavoratori dell’informazione e alla libera convivenza civile”, sottolineando che l’aggressione è “ancora più grave e inaccettabile perché avvenuta proprio nel giorno dello sciopero dei giornalisti”. I sindacalisti hanno chiesto alle istituzioni competenti di “far luce su quanto accaduto” e ribadito che chi lavora per informare i cittadini deve poterlo fare “in sicurezza e senza intimidazioni”.

Ampia solidarietà istituzionale e condanne unanimi
L’aggressione ha suscitato reazioni di solidarietà anche da parte delle principali autorità piemontesi e torinesi. Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, ha sottolineato che “manifestare è un diritto sacrosanto, ma usare la violenza, intimidire e distruggere non lo è”. Nicco ha espresso “piena solidarietà ai giornalisti e a tutto il personale del quotidiano” e ha auspicato che “i responsabili vengano identificati e perseguiti rapidamente”.
Anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha condannato duramente l’episodio definendolo “inaccettabile” e ha ribadito la sua “piena solidarietà a La Stampa e ai suoi giornalisti”. Cirio ha sottolineato che “ancora una volta c’è chi confonde il diritto al dissenso con la violenza e la devastazione”, atti particolarmente odiosi quando colpiscono un baluardo di libertà e democrazia come l’informazione.

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha manifestato a nome della città “solidarietà a tutta la redazione e ai lavoratori del quotidiano”. Lo Russo ha definito “inaccettabili” i danneggiamenti e “ancora più gravi” le modalità dell’intrusione, evidenziando che quanto accaduto “non ha nulla a che vedere con il diritto a manifestare pacificamente le proprie idee” e che “episodi simili nella nostra città non possono essere tollerati”. Il sindaco ha inoltre auspicato che i colpevoli vengano “al più presto individuati e perseguiti dalle forze dell’ordine”.






