Trieste, 21 novembre 2025 – All’Università di Trieste, Francesca Albanese, Relatrice speciale dell’Onu sulla Palestina, ha tenuto una conferenza che ha attirato un pubblico ben oltre le aspettative. L’evento, promosso da un gruppo di studenti, ha visto la partecipazione di centinaia di persone, tanto da richiedere l’apertura di ulteriori aule con maxi schermi per garantire la visione dell’intervento.
Albanese: “Paura per la raccolta di dati sui manifestanti pro Gaza”
Nel suo discorso, Albanese ha denunciato con forza la pratica, da lei definita inquietante, della raccolta di dati personali e impronte digitali su chi manifesta in piazza per Gaza. “Mi fa paura che si prendano impronte digitali e dati personali a chi scende in piazza per protestare per un massacro immane”, ha detto, rivolgendosi direttamente agli agenti di polizia con un appello: “Si marci assieme, non uno contro l’altro”. La giurista ha sottolineato la necessità di risvegliare le coscienze, ricordando il suo impegno globale da oltre due anni per portare all’attenzione internazionale la drammatica situazione nei territori palestinesi.
Durante l’intervento, Albanese ha descritto la realtà di Gaza come una condizione di sofferenza estrema: “Sono presente anche se da lontano, con gli occhi e con il cuore: ci sono persone che sono sopravvissute a sfollamenti, bombardamenti e privazioni costanti. Gli aiuti non arrivano, entrano soprattutto camion commerciali per beni venduti, non per aiuti. Il cessate il fuoco non c’è”.
Il genocidio e la solidarietà internazionale
Rispondendo alle domande degli studenti, la relatrice ha affrontato il tema delicato del genocidio, definendolo come “crimine commesso con l’intento di distruggere un gruppo, in quanto tale”. “L’intento è la determinazione di distruggere. E già questo è punibile. Anche negare il genocidio fa parte del genocidio stesso”, ha ammonito Albanese, sottolineando la gravità delle violazioni in corso.
L’intervento è stato accolto con grande attenzione e applausi, anche per il messaggio di solidarietà rivolto ai palestinesi: “La vostra resilienza è onorata e il mondo si sta risvegliando con voi e sarà al vostro fianco, come ha fatto con il Sudafrica fino alla vostra liberazione”.
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