Rimini, 25 agosto 2025 – Al Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, il ministro dello Sport Andrea Abodi ha espresso una netta posizione contro l’esclusione degli atleti israeliani dalle competizioni sportive internazionali, sottolineando come lo sport debba essere un elemento unificante e non divisivo. L’intervento del ministro è arrivato nel contesto di una proposta di esclusione che mira a esercitare pressioni sul governo di Israele.
La posizione del ministro Andrea Abodi sul ruolo unificante dello sport
Interpellato a margine del Meeting, Abodi ha ribadito la necessità che le diplomazie si mostrino più incisive nella gestione delle crisi internazionali, mentre lo sport dovrebbe rafforzare il suo ruolo di ponte tra i popoli. “Credo che si farebbe un ulteriore passo indietro rispetto alla funzione dello sport che deve unire piuttosto che dividere”, ha affermato il ministro, mettendo in guardia dall’adozione di misure che rischierebbero di compromettere lo spirito sportivo e i valori di inclusività.
Rispondendo a chi ha evidenziato come agli atleti russi sia stata applicata una forma di esclusione, Abodi ha sottolineato che “la Russia è stato un fatto molto più cruento, molto più aggressivo che ha inciso sulla sovranità di una nazione che doveva essere sostenuta e difesa”. La sua riflessione si è inoltre concentrata sulla speranza di una soluzione pacifica che porti alla coesistenza di due stati e due popoli, auspicando il ritorno a condizioni di “ripristino della civiltà a tutto tondo, che riguardi tutti indistintamente”.
Il contesto del Meeting di Rimini e la visione del Ministro
Il Meeting per l’amicizia fra i popoli, evento annuale fondato nel 1980 e tra i più importanti festival culturali italiani, è luogo di dialogo e confronto su temi culturali, religiosi e politici. L’intervento di Andrea Abodi si inserisce in questa cornice, richiamando l’attenzione sulla necessità di mantenere una prospettiva ampia e umanistica anche nei momenti di grande tensione internazionale.






